
«Sale q.b. Ad ognuno il proprio granello»
Il sale al Salone del Mobile 2009 di Milano
di Alberto Rugolotto
Non solo oro giallo, oro nero e oro blu, quest’ultimo di nostra stretta attinenza. Si affaccia sulla scena dei colori anche l’oro bianco, il sale.
È questo ‘nuovo elemento’ ad aver ispirato la mostra-evento «Sale q.b. Ad ognuno il proprio granello», presentata da aNaCletoLab, un collettivo di giovani designer e creativi, con l’aiuto del team di SaltEXPÓ®, Evento Internazionale itinerante dedicato al sale in tutte le sue declinazioni.
Otto sono i progetti in mostra dal 22 al 27 aprile presso la galleria di fotografia e moda Bettinelliquattro, situata in una traversa del Naviglio Pavese, nell’ambito della manifestazione Fuorisalone 2009 di Milano.
Il concetto di fondo dell’iniziativa è riassunto proprio nelle due lettere puntate, q e b, che stanno per quanto basta: salare quanto basta un piatto è un gesto dettato dall’esperienza e dalla propria cultura, un’azione che permette di comprendere il significato di questo alimento per le persone e per il territorio di riferimento. L’oro bianco, è bene ricordarlo, è presente nel nostro corpo ed è fondamentale per ogni forma di vita. Partendo dal presupposto che il sale può avere più di 14.000 usi diversi e una varietà molto ampia di forme e colori dei suoi granelli, gli otto progetti – sette oggetti e una video proiezione – presentano il sale sotto una diversa prospettiva, frutto della ricerca dei 12 progettisti coinvolti.
I progetti
Descriviamo brevemente uno ad uno i progetti in mostra.
Il primo è «Monopolio del sale» di Katia Mattioli, che elabora un possibile packaging per le confezioni del sale nei luoghi di distribuzione, dove il valore di questo prodotto viene sminuito da anonime confezioni in cartone e posizionamenti negli scaffali poco adeguati.
Il secondo è «IL» di Concetta Lorenzo, che dà vita ad un piccolo oggetto da tavola, un contenitore personale come bicchieri e posate, dal quale potersi servire del sale direttamente con le dita.
Il terzo è un cubetto di sale, simile ad un dado per i tavoli dei casinò, da utilizzare come quantità monodose per salare l’acqua della pasta, un impegno spesso proibitivo per i meno esperti. Il titolo del lavoro è «Sal Dosis» e l’autore è Tommaso Sabatini.
«Noi siamo il sale della Terra» è la quarta opera, di Laura Affinito: l’autrice ricorda il superstizioso valore del sale come buon auspicio e lo associa alla sua presenza sulle tavole dei grandi della Terra, a ricordare di come le loro decisioni abbiamo sempre un risvolto sull’intera umanità.
Un respiro sociale caratterizza anche il libro Sotto sale di Marta Carboni, con Ambra Zeni e Sabrina Piediferro. Prendendo spunto dall’utilizzo del sale per la conservazione dei cibi, uno dei suoi primi impieghi, si chiede ai lettori cosa loro conserverebbero di questo mondo in attesa di tempi migliori.
Il sesto lavoro è «Anemoon» di Chiara Iemmolo, Luca Bettaglio e Valentina Vezzani: il sale e le sue proprietà curative sono associate al bagno come momento di rilassamento e rigenerazione fisica e mentale, in particolare per le persone meno fortunate che non ne possono godere quotidianamente.
La settima opera è infine «GlaceSal» di Luca Pizzolato e Giovanni Milani, che hanno pensato e realizzato un bicchiere che sfrutta la reazione tra sale e ghiaccio per mantenere sempre fresche le bevande.
Informazioni utili:
La mostra-evento si tiene presso la galleria BETTINELLIQUATTRO, via Privata Fratelli Bettinelli 4, 20136 Milano.
Gli orari: dal 22 al 27 aprile ore 11:00-21:00; il 23 aprile ore 11:00-24:00, cocktail dalle 18:00.
Link utili: www.saltexpo.com, www.anacletolab.it
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.