
L’acqua ha trovata casa. Nel Milanese
È attivo il progetto «Le case dell’acqua»
di Tomaso Crespi
È possibile prelevare gratuitamente acqua fresca in luoghi pubblicisenza andare al supermercato? Sì, è possibile. Ora anche nel Milanese, grazie a «Le Case dell’Acqua». Queste piccole strutture, realizzate in spazi aperti, consentono il consumo e il prelievo di acqua potabile refrigerata, naturale o gasata. Il servizio viene gestito da AMI acque per conto del gruppo TASM (Tutela Ambientale Sud Milanese), ed è attivo in 22 comuni della provincia di Milano. (Abbiategrasso, Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusano Milanino, Locate Triulzi, Melegnano, Merlino, Opera, Pantigliate, Pieve Emanuele, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Santo Stefano, Sedriano, Sesto San Giovanni, Settala, Trezzano Sul Naviglio, Vizzolo Predabissi, Zibido San Giacomo). I costi di questa iniziativa sono sostenuti dall’amministrazione provinciale e dalle amministrazioni comunali in collaborazione con questi enti.
Il progetto è stato realizzato per valorizzare ed incentivare l’uso dell’acqua potabile proveniente dalla rete idrica in alternativa alle acque minerali in bottiglia. Queste piccole oasi sono spesso dislocate nelle piazze o in prossimità di parchi pubblici. Attraverso un sistema di tubature, queste piccole costruzioni sono collegate all’acquedotto e basta mettere una mano davanti al sensore a fotocellula per attivare il flusso. E bere. Lo scopo è quello di ridurre la produzione di plastica e di fornire un servizio gratuito per i cittadini.
Non solo in Lombardia ma anche in Emilia vediamo la nascita di questi servizi molto utili per i cittadini. Il progetto «Acqua pubblica», promosso da Enìa S.P.A., prevede l’installazione, nelle provincie di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, di punti di distribuzione gratuita di acqua naturale o a bollicine, oltre a quelli – e iniziano ad essere parecchi – già presenti nel territorio. Questi progetti sono un toccasana, soprattutto in tempo di crisi, anche per le tasche delle famiglie, che possono evitare di spendere soldi nelle acque in bottiglia, oltre a ridurre in maniera efficace un traffico consistente di plastica.
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