
Camminare sull’acqua? Oggi si può
di Andrea Crosali
Camminare sull’acqua si può solamente nei sogni, magari in qualche film di fantascienza con molti effetti speciali. Anche nel linguaggio comune «camminare sull’acqua» è un espressione che indica un’azione che non ha possibilità di raggiungere lo scopo prefissato poiché semplicemente impossibile. Solo i miracoli rendono possibile l’impossibile: Gesù si fa precedere dai discepoli che sono in barca verso Betsaida, una volta giunti a metà strada questi si voltano e vedono la loro guida camminare sulle acque del lago.
Oggi camminare sull’acqua è diventato possibile e nemmeno troppo difficile. Non c’è niente di miracoloso, nessun effetto speciale, solamente una scoperta scientifica di cui però ancora pochissimi conoscono la portata.
Ingrediente fondamentale per l’esperimento è l’amido di mais, comunemente chiamato maizena. Si ottiene dalla lavorazione del granoturco ed è molto utilizzato in cucina, soprattutto per la preparazione di dolci, per la sua proprietà addensante. Mescolato all’acqua dà origine a un fluido non newtoniano. Si tratta di una sostanza che può cambiare la propria viscosità a seconda della forza ricevuta. In poche parole il fluido si comporta in modi diversi a seconda dalla forza che gli imprimiamo. Se immergiamo lentamente un cucchiaino nella soluzione noteremo che questo affonderà esattamente come in un liquido. D’altra parte se la forza è superiore, ad esempio se capovolgiamo velocemente il contenitore in cui è posto, noteremo che si comporta più come un solido che come un liquido.
Una proprietà questa, definita shear thickening, che non può che riportare alla mente certi film di fantascienza, a cominciare dal materiale non ben definito che dà accesso allo Stargate nel film di successo del 1994 di Ronald Emmerich e Dean Devlin: un fluido simile all’acqua ma che reagisce in modi diversi a seconda delle situazioni e soprattutto dà accesso istantaneo a pianeti remoti. Altro celebre esempio è Blob fluido mortale, un film del ’58 fra la fantascienza e l’horror diretto da Irvin S. Yeaworth Jr. In questo caso Blob, o «la cos» è una creatura informe e gelatinosa giunta sulla terra per mezzo di una meteora. Blob è un mostro assassino praticamente indistruttibile.
Al di là dei richiami cinematografici è indubbio che vi siano state iniziative legate alla scoperta che hanno creato una discreta curiosità e partecipazione. Ad esempio, a Riccione il 13 agosto del 2008 è stato organizzato da Focus un esperimento collettivo al famoso parco divertimenti Acquafan. Per la riuscita dell’evento sono stati utilizzati 5400 litri d’acqua e 6 mila chili di amido di mais. In realtà per fare l’esperimento basta un bicchiere d’acqua e pochi grammi di amido di mais, ma qui si è voluto esagerare e far camminare, o meglio correre, una moltitudine di persone lungo tutta la lunghezza della piscina (clicca qui per vedere il video). Sono tanti i video che circolano su Youtube che mostrano imprese simili. I partecipanti divertiti corrono o saltellano sul fluido, poi, increduli di ciò che hanno appena compiuto, raggiungono l’altra sponda e si rimettono in coda per riprovare un’infinità di volte la performance. Una follia collettiva esilarante.
Qualcosa di simile è stata trasmessa anche in televisione. Recentemente nella fortunata trasmissione di Canale 5 Chi ha incastrato Peter Pan? Bonolis e Laurenti hanno ricreato l’esperimento in chiave comica, con il buon Luca sempre nei panni dello stolto simpaticone che fingeva di rimanere bloccato nella sostanza quasi come fosse finito in sabbie mobili, mentre Bonolis si prendeva ovviamente gioco di lui.
Per ora un utilizzo frivolo e dilettevole dunque, ma quanto potrà essere utile questa scoperta nel nostro immediato futuro? Solo il trascorrere del tempo potrà darci la risposta.
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