
Acqua tecnologica. Dove arrivare, come arrivare
di Alberto Rugolotto
Ormai la tecnologia è applicata con successo in quasi ogni ambito della nostra vita quotidiana. In Israele – e precisamente a Tel Aviv, non a caso la sua città più moderna – i nuovi ritrovati della tecnica sono al servizio del servizio idrico. Qui, un piccolo apparecchio volante con un’apertura alare di un metro raccoglie i dati di centinaia di rilevatori lungo le reti acquedottistiche del territorio e permette ad un uomo dotato di computer di monitorare da terra l’efficienza dell’intera rete. Si dice che addirittura sia possibile capire se il bagno o la doccia di una singola casa abbiano una perdita…
Questo velivolo telecomandato, simile a quello dei giochi a cielo aperto dei nostri bambini, è uno dei sistemi tecnologici adottati da alcune società della zona per risparmiare i miliardi di dollari persi a causa delle perdite nelle reti che portano l’acqua negli edifici. Aumento della densità demografica e sviluppo dei grandi complessi urbani comportano una maggior richiesta di acqua fresca e un aumento esponenziale dei problemi legati al suo ‘ciclo integrato’. E la rilevanza del tema cresce vertiginosamente se si pensa a paesi prevalentemente desertici – come appunto Israele. La carenza non è quindi il solo grande e grave problema attinente l’acqua. Forse è il più evidente, ed il più tragico. Ma anche la sua perdita non è da meno, se la World Bank nel 2006 ha stimato in 14 miliardi di dollari il valore dell’acqua persa ogni anno nel mondo durante il tragitto verso il consumatore.
(Fonte: Reuters)
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.