
«Per dare da bere a chi ha veramente sete»
Il progetto REZOPHONIC
di Denise Vanello
Musica, acqua e impegno sociale. Ecco di cosa si vuol parlare.
Rezophonic è molto più che un normale progetto discografico. Nato nel 2006 da un’idea di Mario Riso, batterista, uomo di televisione (Rock TV) e insegnante, Rezophonic nasce per festeggiare i venti anni di carriera artistica e di vita dedicata alla musica. Nel corso di questi anni Mario Riso ha collaborato con i migliori musicisti del panorama musicale italiano e internazionale registrando un centinaio di album e suonando in un migliaio di concerti live.
Con il supporto del grande amico e produttore Marco Trentacoste, Riso ha scritto i primi brani e deciso di invitare tutti gli amici, gli artisti e i colleghi che lo hanno accompagnato nel suo lungo e avventuroso viaggio. I partecipanti al progetto Rezophonic sono stati invitati a donare un frammento della propria arte e a lasciare una testimonianza della propria amicizia. L’adesione è stata così sentita che ha deciso di fare di questo progetto qualcosa di più ambizioso: tutto il ricavato della vendita del disco serve a sostenere il progetto idrico di AMREF, che ha come scopo la realizzazione di pozzi d’acqua pulita in Africa con il coinvolgimento delle popolazioni locali.
Grazie alla Nazionale Artisti TV, Mario Riso collabora con l’associazione da tempo ed è stato dopo il suo secondo viaggio in Kenya e l’incontro con i responsabili AMREF Italia che ha deciso di donare tutti i ricavati della vendita del disco a questo importante progetto contribuendo così attivamente alla costruzione di pozzi e pompe di trazione in una delle regioni più aride dell’est africano, il Kajiado ai confini fra Kenya e Tanzania.
Questo è in poche parole Rezophonic. Ecco qualche nome degli aderenti al progetto: Cristina Scabbia (Lacuna Coil), Marco Cocci (Malfunk), Marco Trentacoste (Deasonika), Marco Castellani (Octopus – Vibrazioni), Mario Riso (Movida), Caparezza, Dj Ringo, L’Aura, Giuliano Sangiorgi (Negramaro), Andy (Bluvertigo), Pino Scotto, Eva Poles (Prozac+), Livio Magnini (Bluvertigo), Francesco Sarcina (Vibrazioni), Olly (Fire), Max Zanotti (Deasonika), Gielle (Extrema). E tanti altri.
Tutti questi ragazzi sono la prova evidente che la musica può, se usata bene, avere un grande potere; sono il simbolo del panorama musicale underground italiano; l’esempio che il rock e il metal non sono fatti solo di ragazzi sbandati, droga e «bestie di Satana», ma soprattutto di ragazzi e artisti con forti ideali, con una grande passione per l’arte e con il grande obiettivo di aiutare, contribuendo ognuno con qualcosa di proprio, gli altri.
Ho avuto modo di contattare Mario Riso telefonicamente (tengo a sottolineare persona estremamente gentile) e dopo una piacevole chiacchierata ha deciso di collaborare con questo giornale rilasciando un’intervista e invitandomi a Rock TV. Si parlerà di musica, si parlerà di rock, di Africa, di acqua e di beneficenza. Una bella occasione e una bella esperienza per tutti. Sul prossimo numero di Water(on)line.
L’emergenza siccità in Kenya
Nel 2008 il governo di Nairobi ha lanciato un allarme al mondo: 10 milioni di persone rischiano di morire di fame perché la siccità ha vanificato i raccolti e il pascolo del bestiame. Vittime principali della mancanza d’acqua pulita sono i più piccoli: un bambino sotto i 5 anni ha il 50% di possibilità di contrarre malattie dall’utilizzo di acqua contaminata. Malattie gravi, che comprometteranno la sua crescita e il rendimento scolastico.
Il mancato accesso all’acqua è dovuto anche a fattori umani: la deforestazione, la mancanza di investimenti in infrastrutture idrauliche e l’inquinamento delle falde acquifere aggravano gli effetti delle mancate precipitazioni. Affrontare questi fenomeni è una necessità improrogabile.
Si inserisce in questo scenario il progetto AMREF per il Kenya. Dare accesso ad acqua pulita alle popolazioni più povere è una sfida essenziale, che non si può ignorare. Per fronteggiare la mancanza d’acqua pulita, AMREF sviluppa il suo progetto idrico in 5 distretti del paese africano (Kajiado, Makueni, Kitui, Kilifi e Malindi), con l’obiettivo di portare acqua pulita a 100mila famiglie entro la fine del 2011.
Un traguardo importante, che sarà raggiunto attraverso pozzi e acquedotti costruiti insieme alle comunità beneficiarie, le vere protagoniste attive del lavoro di AMREF. Il progetto prevede inoltre di fornire a 15mila famiglie servizi igienici adeguati e di diffondere nelle scuole la conoscenza delle principali norme igieniche e sanitarie.
Per informazioni:
» www.amref.it
» Il primo video dei Rezophonic
L’uomo di Plastica.
Ogni anno quasi il 4% delle terre fertili scompare.
Ad ogni lavaggio girano 50 litri d’acqua.
Per un milione di persone lavare i piatti sarebbe un lusso.
Un essere umano ha bisogno di almeno 40 litri di acqua al giorno.
50 i litri d’acqua che consumiamo in media per una doccia.
Nel 2020 3 miliardi di persone al mondo potrebbero non avere più acqua.
L’acqua ricopre la superficie terrestre per più di 2/3, il 97% è salata.
Ogni italiano consuma in media 213 litri di acqua al giorno. Un africano 10.
Ora lo sai.
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