
L’acqua, moderna panacea: arriva dall’Iran la nuova tendenza
Il tuo corpo chiede acqua. Un rivoluzionario metodo naturale per ristabilire la salute e prevenire la malattia
di Elisa Gaspari
È opinione comune, nel mondo moderno, soprattutto in Occidente, che siano i medicinali a procurarci il benessere, fisico in primis, ma non solo. Talvolta anche quello psichico. E, talora, sembra strano credere il contrario, dopo secoli di esperimenti e scoperte, dopo che ci hanno insegnato che a sintomo corrisponde una diagnosi, una terapia farmacologica ed una prognosi. Una convinzione tanto radicata al punto che, quando ci giunge notizia di qualcuno che teorizza una posizione opposta alla nostra, discordante con quella imperante nella nostra società, rimaniamo stupiti, sicuramente scettici. E probabilmente anche il dottor Batmanghelidj, medico iraniano, si sarà stupito, una volta giunto alla sua scoperta.
Il nostro corpo chiede acqua. No, non è un interrogativo. È il risultato, il compendio di una vita dedicata allo studio, raccolto nel libro Il tuo corpo chiede acqua. Un rivoluzionario metodo naturale per ristabilire la salute e prevenire la malattia, edito da Macro Edizioni nel 2004. Lo scienziato iraniano scoprì per la prima volta i poteri terapeutici dell’acqua in una prigione di Teheran, dove era stato recluso durante la rivoluzione del 1979 e condannato a morte. Proprio in quella occasione, il dottore prescrisse due bicchieri di acqua ad un uomo che stava – letteralmente – morendo di dolori gastrici fortissimi. Vale a dire, gli somministrò l’unico medicamento che aveva a disposizione in quel frangente. E, dopo pochi minuti, il moribondo si riprese, e i dolori cessarono. Così fece con molti atri detenuti. Tutti guariti. Un’azione meritoria che gli fruttò la cancellazione della pena di morte e la successiva scarcerazione.
Era nata una nuova era, un nuovo filone, nel progresso della scienza medica. Una scienza medica – quella ufficiale – che peraltro non lo accolse con gli onori del caso. Il dottor Batmanghelidj, infatti, dopo il suo rilascio per merito, si trasferì negli USA per approfondire le ricerche circa l’uso dell’acqua come medicina, ma venne quasi ‘snobbato’ dalla Associazione Medica Americana. Ma il dottore non lasciò mai il campo, fino ad oggi, fino a questo libro, che ha già venduto oltre 350.000 copie nell’edizione inglese, e che è stato inoltre pubblicato in Iran, Francia, Germania, India ed altri paesi.
Ma in cosa consiste il suo metodo? E, soprattutto, ha un fondamento scientifico? «Se il mio metodo fosse capillarmente adottato, i bilanci della sanità in tutti i paesi avanzati potrebbero risparmiare miliardi di dollari, riducendo nettamente la nostra dipendenza dai medicinali prodotti dalle multinazionali farmaceutiche». Queste le parole del medico. Anche se, con ogni probabilità, forse le case farmaceutiche non gradirebbero questa messa in disparte in favore dell’acqua, elemento «di tutti e a costo zero».
In ogni caso, secondo il medico iraniano, l’uomo non beve abbastanza, e la conseguente disidratazione provoca molte malattie. Perché quando il nostro corpo protesta attraverso il dolore, sintomi che noi chiamiamo all’occorrenza asma, diabete, artrite, angina, obesità, morbo di Alzheimer, alto tasso di colesterolo, ipertensione e così via, in realtà nascondono ben altro. Sono campanelli d’allarme di un bisogno di idratazione, e non andrebbero sottovalutati.
Questa è la rivoluzionaria scoperta medica che il dottor Batmanghelidj illustra nel suo saggio sui benefici dell’acqua, teorizzata quasi come Oro Blu: se bevessimo giornalmente più acqua, egli sostiene, molte malattie degenerative potrebbero essere prevenute, o perfino curate. E sono molteplici anche le lettere di testimonianza di lettori e di medici incluse nel libro che confermano la validità del suo metodo. «Leggetelo come una storia d’amore, come un romanzo che descrive la bellissima relazione tra l’acqua ed il corpo umano», suggerisce lo scienziato.
Tuttavia, per correttezza, bisogna ricordare che le informazioni ed i consigli relativi all’assunzione di acqua presentati in Il tuo corpo implora acqua sono basati sulla pratica, sull’esperienza personale, sulle ricerche dell’autore sul tema del metabolismo dell’acqua nel corpo. In buona sostanza, il dottor Batmanghelidj non elargisce consigli medici, né prescrive l’adozione o l’interruzione di qualsiasi cura come forma di trattamento senza il parere di un medico competente. Unica intenzione dell’autore, basata sulla recente conoscenza della micro-anatomia e della fisiologia molecolare, è offrire informazioni sull’importanza dell’acqua per il benessere e aiutare ad informare il pubblico sugli effetti dannosi della disidratazione cronica per il corpo, dall’infanzia all’età avanzata.
Sono precisazioni dovute, per non creare allarmismi o alimentare false speranze. Quelle dello scienziato iraniano non sono terapie campate in aria, mescolate con magia e rituali ancestrali. Ma, alla stessa maniera, il libro non intende sostituire la valida consulenza medica di un dottore. Bisogna prendere il succo del Batmanghelidj – pensiero: bere, bere moltissimo, lontano dai pasti, idratarsi costantemente. E così sì che l’acqua si fa panacea, come un gran principio omeopatico, in grado di spazzare – o prevenire – gli agenti patogeni.
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