
Acquatinta, atelier tutto al femminile
Giuseppe Labellarte
Continuano sino al 14 dicembre le iniziative legate al Premio Internazionale Scritture d’Acqua, che da 15 anni celebra l’elemento fondamentale per la vita biologica e sociale dell’umanità, l’acqua, attraverso il riconoscimento di tutte le forme che ne celebrino le qualità, i modi di utilizzo e le funzioni salutari.
Spesso l’acqua oltre ad essere fonte di vita diventa fonte di ispirazione, rinnovando la sua natura creativa. Questo ciò che è successo con Acquatinta, atelier tutto al femminile che dall’elemento che dona la vita ha tratto l’ispirazione per creare una collezione che fonde le esperienze di professioniste diverse in forme uniche, fluide e vitali come solo l’acqua può essere. A Parma, nel Parma Point di strada Garibaldi, in mostra sino al 13 dicembre, si possono apprezzare 5 abiti creati da Acquatinta, abiti vitali che dall’acqua, da tutte le sue forme, attingono la propria bellezza.
E così linee e colori creano continui rimandi alla forza del fiume, alla quiete dei fondali marini e all’infinità del mare. Le atmosfere sembrano riportarci in un mondo di dee e ninfe dove dalla spuma del mere prende forma la bellezza pura.
Un valore aggiunto ha accompagnato l’inaugurazione di sabato 4, dopo la presentazione della collezione, ad opera dell’assessore al Turismo Agostino Maggiali, del sociologo Giorgio Triani e delle responsabili dell’atelier, l’aperitivo estemporaneo «Acqua chiara acqua tinta» ha aggiunto sapore alla serata. Curato da Davide Cassi e Manuela Ferrari del Laboratorio di Fisica Gastronomica dell’Università di Parma, il cocktail proposto si è ispirato al mare nei colori nei sapori e anche nel design unendo la competenza della sperimentazione scientifico gastronomica alle forme della grande moda, tutto, ancora una volta grazie a lei, l’acqua.
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