
Acqua del rubinetto: la preferita dagli italiani
di Barbara Baraldi
Il 74% degli italiani sceglie di bere acqua del rubinetto. Su un campione di 2050 individui (dai 18 anni su) più di due terzi hanno detto sì all’acqua di casa, a km zero.
E’ questo il risultato dell’ultima ricerca di Aqua Italia, associazione che raggruppa le aziende leader nel settore del trattamento dell’acqua, federata ad Anima (Federazione Nazionale delle Associazioni dell’Industria Meccanica Varia e Affine) di Confindustria.
Giocano a favore dell’acqua del rubinetto i controlli, la comodità, il risparmio, l’eco compatibilità e il gusto e con questo dato si segna una vera rivoluzione nel Paese che fino a poco tempo fa segnava i record nel settore delle acque minerali in bottiglia.
Il 29,8% degli intervistati dichiarano di berla perché è buona, dato sorprendente se comparato a quello del 2008 che, per il gusto, si fermava solo al 2,1%. Il notevole incremento si può addurre al fatto che gli italiani riconoscono, anche grazie alle numerose attività di informazione e promozione effettuate negli anni recenti, la salubrità dell’acqua degli acquedotti. Il 57% di chi beve sempre o quasi sempre l’acqua del rubinetto trattata e non, la beve principalmente per il gusto gradevole.
La seconda, più importante ragione per la quale gli italiani bevono l’acqua del rubinetto trattata e non, è la sicurezza. Il 20,4% ritiene, infatti, che i maggiori controlli rispetto all’acqua imbottigliata siano un fatto di grande importanza. Un risultato ottenuto anche grazie al decreto n.31/2001 che individua un numero minimo di controlli annui a seconda del volume di acqua distribuito ogni giorno.
A seguire, il 20,2% ritiene che un notevole vantaggio sia la comodità. L’acqua di casa, infatti, è disponibile a tutti direttamente nelle proprie case senza doversi recare al supermercato e trasportare pesanti casse d’acqua. Gli italiani negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica che si è abbattuta sulla nazione, siano diventati più pratici e pragmatici, ottimizzando le risorse a disposizione.
Un litro di acqua del rubinetto costa tra le 300 e le 1000 volte meno dell’acqua in bottiglia: il 16,3% degli intervistati lo sa e preferisce bere acqua del rubinetto per via del risparmio.
Bere acqua di casa ha comunque anche una ripercussione a livello ambientale: diminuendo l’acquisto di acqua in bottiglia diminuisce anche il problema della produzione e quindi dello smaltimento del PET. Il 13% degli intervistati dice di scegliere l’acqua a km zero per l’attenzione all’ambiente, dato in lieve calo rispetto al 2008 quando si registrava il 20,5% delle preferenze. Infine, è segnalato “il gusto su misura” garantito dall’utilizzo di sistemi di trattamento domestico nel 6,9% dei casi.
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