
Scienza, ricerca e ambiente: le eccellenze del Kuwait
Ambiente, scienza e ricerca. Queste le tematiche affrontate nel terzo giorno di “Don’wait discover Kuwait”, manifestazione organizzata dal Consolato Generale dello Stato del Kuwait a Milano che si sta svolgendo in piazza Duomo.
Il Kuwait, noto per le grandi risorse naturali a disposizione, si rivela piacevole sorpresa nel campo della ricerca scientifica grazie all’immenso capitale umano a disposizione che lavora costantemente per garantire al popolo kuwaitiano un futuro migliore. A partire dalla protezione dell’ ambiente, il cui ente nazionale –EPA- ha un progetto ambizioso: istituire (entro il 2025) il più grande centro internazionale di dati volti a monitorare l’andamento della natura. E’ l’obiettivo presentato da Ahmad Al Moussa, esponente dell’Epa, che ha rimarcato i continui investimenti delle istituzioni kuwaitiani volti alla crescita di questo ente.
Ma gli sforzi del Kuwait non si rivolgono di certo al solo ambiente, anzi. Di primo livello sono anche gli istituti di ricerca operanti nel settore della salute, con particolare riferimento all’ambito del diabete. Il Professor Massimo Massi Benedetti , docente dell’Università di Perugia, intervenuto nel corso della conferenza è stato protagonista di un’importante esperienza proprio in Kuwait dirigendo il “Dasman Institute”. Ciò che più colpisce, lavorando in questo “laboratorio di ricerca” è l’idea che pone al centro prima il ricercatore e poi lo strumento.
A concludere i lavori, moderati dal giornalista Ansa, Danilo Ruggeri, l’intervento di Mohammed Al Rashed del KISR (Kuwait Institute for Scientific Research) che ha avuto come tema centrale l’acqua, risorsa preziosa ma rara in tutta la zona araba. Il Kisr lavora per arrivare, attraverso idee creative, ad avere dell’acqua potabile ottimizzando i costi.
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