
In un anno Fidenza “risparmierà” 680mila metri cubi d’acqua
680mila metri cubi d’acqua: è quanto risparmierà Fidenza in un anno secondo i primi risultati del piano ricerca perdite di EmiliAmbiente Spa, società di gestione del servizio idrico di 13 comuni della bassa parmense.
Il piano di ricerca altro non è che un sistema innovativo capace di monitorare costantemente la rete idrica e arginare al massimo la dispersione d’acqua. Se si considera che in Italia oltre un terzo dei volumi d’acqua immessi nelle reti di adduzione e distribuzione va sprecato questo strumento sarà un valido aiuto per circoscrivere le perdite. Per farlo, sono già stati stanziati 325mila euro nel piano d’ambito 2008-2012 per lo studio della situazione e la sostituzione dei contatori.
“La scelta di EmiliAmbiente” spiega il presidente Emiliano Occhi “è da tempo quella di investire con decisione sulla ricerca programmata delle perdite, sulla realizzazione di sistemi permanenti di controllo e sull’organizzazione di costanti piani di verifica. Un’impostazione che ci consente di ottenere i migliori risultati nel breve periodo ma che, insieme, funge come base per i futuri interventi di risanamento delle reti”.
Perché per risparmiare acqua non basta solo la volontà del cittadino. Meglio se si affianca una scrupolosa raccolta di dati (come quella percorsa dal piano ricerca perdite) che possa aiutare il tecnico a costruire un modello che metta in luce pregi e difetti delle reti idriche: caratteristiche fisiche, numero e tipologia di utenza servite, pressioni di esercizio, tipi e frequenza di rotture, cartografia generale e di dettaglio.
Una volta ottenuta la mappa delle reti a rischio, però, il lavoro continua con la distrettualizzazione delle reti all’interno di ogni singolo territorio comunale, la localizzazione puntuale della perdita (attraverso sistemi di rilevamento acustico o mediante il gas tracciante) e azioni di protezione passiva per riparare le condotte idriche da traumi endemici (come la riduzione della pressione di esercizio e la sistemazione di valvole anticolpo d’ariete). A questo tipo di interventi tecnici, inoltre, va affiancata la costante verifica degli apparecchi contatori e l’eventuale sostituzione di quelli vecchi.
“Dimensione e tipologia dei comuni gestiti dalla nostra azienda” afferma Marco Vassena, responsabile dell’ufficio Tecnico EmiliAmbiente “hanno indotto ad iniziare la ricerca delle fughe dalla sistemazione, in punti strategici e significativi, di apparecchi trasmettitori in grado di registrare e comunicare le caratteristiche del flusso idrico in tempo reale. Questi apparecchi, sensibili ad ogni anomalia che deriva dalla scorretta funzionalità delle reti di distribuzione, attraverso un sistema telefonico di trasmissione dati provvedono a recapitare eventuali anomalie alla centrale operativa”. Se in passato si monitoravano le perdite in modo diverso calcolando la differenza tra l’erogato e il venduto “l’utilizzo di nuove tecnologie di trasmissione e valutazione delle anomalie in fase di distribuzione consente oggi di incrociare i dati disponibili in tempo reale, ipotizzare scenari possibili e prevenire future disfunzionalità del servizio”.
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