
Immenso e fragile: il racconto del Nord di Ragnar Axelsson in mostra a Milano
di Silvia Parmeggiani
Il freddo del Nord, i viaggi tra i ghiacci e le terre della Groenlandia, dell’Islanda e delle Isole Far Oer immortalati nei 40 scatti di Ragnar Axelsson in mostra fino al 15 febbraio a Milano nella Sala Verri del Centro Culturale .
Paesaggi innevati e ghiacciati ma anche volti e quotidianità: nulla passa inosservato dall’obiettivo del fotografo islandese che racconta con le immagini gli stili di vita che stanno scomparendo del Nord Atlantico. Axelsson ha fotografato e condiviso la quotidianità di persone che vivono ai limiti dell’estremo e che portano avanti un lavoro che non ha futuro ponendo il suo lavoro al centro di un interressante studio sociologico.
“Questo lavoro è la mia vita” dichiara Axelsson “sono venticinque anni che seguo questa ricerca sugli stili di vita che stanno scomparendo e purtroppo devo dire che alcune situazioni documentate all’inizio già non esistono più”. Ragnar, infatti, racconta di villaggi ormai scomparsi, di intere comunità ridotte a due soli anziani che resistono in una grande casa scaldando una sola stanza, racconta di mestieri che nessuno fa più e di uomini che lottano per la sopravvivenza quotidiana.
La Mostra curata da Enrica Viganò, che si inaugura a Milano, la prima italiana, nasce con il Patrocinio del Comune di Milano e rappresenta una nuova tappa del percorso proposto dal Centro Culturale di Milano e da Admira Photography, destinando alle Librerie il Catalogo n°5 della Collana “Quaderni di Fotografia del CMC ” che reca un saggio del noto editorialista irlandese del The Irish Time John Waters e un’intervista all’Autore.
Ragnar Axelsson è nato in Islanda nel 1958. Nel 1976, terminati gli studi di fotografia in Islanda e negli Stati Uniti, viene assunto dal quotidiano di Reykjavik Morgunbladid in veste di fotogiornalista. In quello che è il più grande giornale d’Islanda copre qualsiasi tipo di notizia: cronaca, politica, sport ed eventi speciali. Suoi servizi sono stati pubblicati anche da altre importanti testate come LIFE, TIME, National Geographic, Le Figaro, Stern e La Vanguardia. Molti dei suoi successi sono collegati all’attività di reporter: ha venti riconoscimenti ai “The Annual Icelandic Photojournalists Awards”, tra cui quattro premi come “Photographer of the Year” e sei come “Documentary story of the year“. Anche il suo lavoro artistico, frutto di una ricerca che dura da 25 anni, recentemente ha cominciato a riscuotere grande attenzione: nel 2001 ha ricevuto una menzione d’onore al “The Oskar Barnack Award” e nel 2006 il “Grand Prix al Festival International de la Photo de Mer di Vannes”. Alla sua prima mostra, presentata al Museo Municipale di Reykjavik nel 1990, sono seguite esposizioni in numerose città europee e statunitensi, tra cui Parigi, Berlino, Londra e New York, oltre che in prestigiosi festival come il Visa Pour l’Image di Perpignan o i Rencontres d’Arles.
IMMENSO E FRAGILE. UN RACCONTO DAL NORD
Esposizione fotografica a cura di Enrica Viganò, ideata da Camillo Fornasieri
Sala Verri, Centro Culturale di Milano
Via Zebedia, 2 – Milano [MM1 Duomo – MM3 Missori]
Fino al 15 febbraio 2012.
ingresso gratuito
Info e prenotazioni su www.cmc.milano.it
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