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Giardino&Orto, vista cucina: puntata #1

di Malù Pagani

 

La primavera è già alle porte?

 Abito ai piedi della collina parmigiana e spesso cammino nella campagna circostante. Sempre, come d’abitudine, con gli occhi a scrutare il terreno. In questi giorni, anche se siamo in inverno inoltrato, l’aria durante il giorno è tiepida e il sole caldo, così la natura ha cominciato a risvegliarsi. In certi declivi esposti a mezzogiorno -e riparati dai venti di tramontana da provvidenziali boschetti di lauro ceraso, di pungitopo, di viburnum tinus e altri sempreverdi- la vegetazione bassa si è mossa. Ho visto schiusi i gialli fiori del tarassaco, quelli bianchi dell’anemone nemorosa silvia, qua e là piccolissime primule di un pallido giallo, i bucaneve e in mezzo a loro qualche scilla di un tenue azzurro. Poi, sotto le acacie spoglie tra  le foglie secche, gruppetti gialli di tussilago tutti uniti per farsi coraggio. Ma un muscaro solitario dal blu intenso svetta deciso. Ecco infine accanto ai tronchi di quercie e aceri campestri i bellissimi e velenosissimi hellebori foetidus (in greco cibo mortale) con i loro incredibili fiori verdognoli. Credo che in natura questo colore (nei fiori) sia riservato solo a loro ed alla pomposa euphorbia caracias, anch’essa tossica e urticante per la  linfa lattiginosa che fuori esce dallo stelo quando lo spezzi.

Al limitare dei prati stabili (stabili perchè vengono seminati ogni 20 /30 anni), dove si addensa l’umidità, scorgo rigogliose ortiche e subito penso di raccoglierle e portarle in cucina.

Con esse, infatti, si possono preparare  saporiti piatti: zuppe, frittate, risotti. Come questo che vi suggerisco proponendovi una ricetta presa dal mio volumetto “Semplicemente le mie verdi ricette“.

 

Zuppetta con ortiche e vialone nano

Vialone nano gr.300 , un bel mazzo di germogli di ortiche , 1 cipolla borretana grossa. Olio extra vergine di oliva, sale, pepe, burro e brodo vegetale.

Occorre affettare la cipolla e farla rosolare in olio e burro. Una volta raggiunta la rosolatura, aggiungere le ortiche tritate e il riso. Bisogna portare a cottura il tutto aggiungendo poco alla volta il brodo vegetale. E. prima di servire, una bella spolverata di parmigiano.

 

Circa l'autore

Giorgio Triani

Sociologo, giornalista, consulente d’impresa.

2 Commenti

  1. lucina spinelli

    il racconto di malù allontana davvero l’inverno e il freddo, e adesso che tutto è sepolto sotto mezzo metro di neve, la zuppetta di ortiche fà proprio gola!!!!!!!
    lucina

  2. redazione

    E’ il nome che Malù ha voluto dare al suo ricettario personale che ci svelerà di puntata in puntata…

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