
Baraggia, Bessa, Burcina: i parchi biellesi in mostra al museo delle scienze naturali di Torino
di Silvia Parmeggiani
Barraggia, Fabrizio Lava.
Baraggia, Bessa, Burcina: i parchi biellesi, visti sotto la lente d’ingrandimento del fotografo Fabrizio Lava, saranno patrimonio di tutti grazie all’inaugurazione dell’omonima mostra (“Baraggia, Bessa, Burgina”) che aprirà il prossimo 24 febbraio al Museo regionale di scienze naturali di Torino. Fino al 25 marzo i reportage fotografici di Fabrizio Lava sui parchi biellesi, rimarranno a disposizione dei visitatori.
Descrivere, definire, caratterizzare un paesaggio, un ambiente, un contesto naturale, è compito certamente più difficile di quello che possa sembrare in apparenza, operazione che può essere anche un problema se ad essere fotografato è un territorio come quello della Baraggia, un territorio ancestrale, aspro e selvatico dove la Natura, a pochi passi dalla città e dal progresso, continua ad avere il controllo sul territorio e sull’ambiente. Della Barraggia sono raccolte fotografie del 1992 (oltre a nuovi e inediti scatti) mentre per la Burcina, regina incontrastata di molte aree del biellese, con la sua flora esotica che corrisponde ai canoni botanici del giardino inglese, Fabrizio Lava regala scatti che seguono il corso delle stagioni. Infine, la Bessa, un luogo speciale del territorio biellese che rappresenta un importante patrimonio naturalistico, storico, archeologico e che farà da cornice al mondiale, in quanto è stata fin dall’antichità un luogo di estrazione aurifera.
Le fotografie proposte da Fabrizio Lava riescono a documentare un mondo particolare assai più di molti trattati naturalistici e sono raccolti in tre differenti volumi, realizzati grazie al contributo e alla collaborazione della Riserva naturale orientata delle Baragge, della Riserva naturale speciale Parco Burcina “Felice Piacenza” e della Riserva naturale speciale della Bessa.
Bessa, Fabrizio Lava.
Fabrizio Lava, nato il 21 gennaio 1959 a Biella, lavora per alcuni anni in Mauritania (Africa), per tornare intorno ai 30 anni nella sua città natale dove vive e, dal 1992, è a capo di E20Progetti, agenzia di comunicazione e allestimenti specializzata in eventi culturali e mostre, oltre che casa editrice. La sua passione per la fotografia lo porta a girare prima l’Africa e poi il resto del mondo, con una predilezione per i paesaggi più selvaggi e incontaminati, lontani dalla mondanità e dall’urbanizzazione metropolitana. La sua filosofia fotografica è espressa appieno nel volume Tierra del Fuego (Biella, Eventi & Progetti Editore, 1995) dove la natura, il soggetto che predilige, è la grande protagonista delle immagini. Le sue ricerche visive sono pubblicate in diversi libri (pubblicati con Eventi & Progetti Editore): Baraggia, Bessa, Alta Valsessera, Bocche di Bonifacio, Parco Burcina e Da Kigali al lago Kiwu. Oltre che in diversi articoli e audiovisivi e sono state presentate in alcune mostre. Appassionato di viaggi via terra in bicicletta o in barca, amante della natura, da alcuni anni si interessa del rapporto fra uomo e territorio con particolare attenzione ai temi inerenti l’ecosostenibilità. Una curiosità: vive in una casa pensata da lui stesso e interamente automa dal punto di vista energetico.
“Baraggia, Bessa e Burcina”
Orari: 10.00 – 19.00 tutti i giorni, escluso il martedì
Visite guidate su prenotazione tel. +39 011.4326307/6334/6337 – didattica.mrsn@regione.piemonte.it
Ingresso: intero € 5,00 – € 2,50 ridotto
www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali www.mrsntorino.it
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