
Nuove tendenze: Hotlake Cablepark
di Gloria Ricciotti
Si chiama Hotlake Cablepark ed è il nuovo stile di divertimento per i ragazzi abruzzesi. Nato nel 2009 in seguito alle verifiche della dimensione del lago di Manoppello da parte di Cristian Won Lerchenfeld proprietario della sesitec (societa’ tedesca produttrice di cablepark), il progetto è stato inaugurato nel 2010. In Italia è il secondo impianto, dopo quello di Milano.
Il cable-park è una struttura composta da sei piloni in acciaio i quali, sostenendo sei pulegge, permettono al cavo (cable appunto) di essere stabile in un percorso esagonale di circa 700 metri di lunghezza, parallelo alla superficie di un lago artificiale. Un apposito impianto dotato di motore elettrico consente spettacolari evoluzioni aeree , perfette per gli amanti dell’adrenalina pura. I motori dell’impianto sono elettrici, per cui non rumorosi e poco inquinanti. Gianni Santomo, manager dell’Hotlake, in una recente intervista ha affermato che a tal proposito si sta pensando ad un impianto fotovoltaico, in modo da ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
I fruitori sono in prevalenza giovani e famiglie che hanno già una qualche conoscenza di sports quali: windsurf, sci invernale, e snowboard. Ciò non toglie che molti altri si recano al lago pronti a sfidare le proprie paure, alla ricerca di emozioni forti. Ai bambini, che devono avere un’età minima di 8 anni, è dedicato un impianto system 2.0 lungo 150 metri che consente loro di prendere dimestichezza con la struttura ed essere preparati (anche attraverso l’acquisizione delle regole di base) per l’impianto principale.
Rispetto agli italiani, gli stranieri che ogni anno si recano all’Hotlake sono in netta maggioranza e ciò è dovuto alla scarsa diffusione dei cableparks nel nostro Stato. Nei Paesi al di là delle Alpi gli impianti sono notevolmente più numerosi; in Germania, ad esempio, essi sono circa 70. L’ associazione sportiva dilettantistica Hot-lake conta attualmente 1500 tesserati, con un’affluenza inferiore alla media degli impianti tedeschi.
Cristian Won Lerchenfeld ha dato il suo consenso alla costruzione del cablepark, ritendendo che le condizioni fossero perfette; egli ha tenuto conto dei seguenti parametri di valutazione: qualità dell’acqua, vicinanza dei cavi alle sponde del lago (che permette un veloce rientro in “starting area”, ossia nel punto di partenza, in caso di caduta in acqua) e il micro clima del lago. Quest’ultimo, grazie alla sua forma ad anfiteatro, regala temperature miti tutto l’anno ed acqua piatta. Il lago risulta il luogo perfetto ai fini dell’attività proposta e occupa una superficie di 5 ettari. E’ caratterizzato da profondità disuguali: il punto più basso è di 6 metri mentre quello più superficiale è di 1.5 metri. Questo caratteristico fondo è dovuto al fatto che il lago è stato realizzato in un’antica cava di breccia.
Nei mesi invernali la temperatura dell’acqua oscilla tra i 10° C ai 14° C; perciò per praticare sport durante la stagione più rigida bisogna essere opportunamente equipaggiati con mute invernali, disponibili al rent. La morsa del gelo ha fatto raggiungere la temperatura minima mai registrata ai 3° C l’8 febbraio scorso.
Il progetto prevede: parcheggio, camping, auditorium (cinema all’aperto e discoteca), piccola piscina per bambini e ristorante ma la realizzazione completa procede con estrema lentezza perché l’area in cui è situato il lago, seppur destinata ad attività sportiva, non ha rete fognaria ed idrica. La costruzione degli impianti già avviata procede con estrema lentezza. Per ora è possibile trascorrere intense giornate di sport e di relax tra il rent dotato di attrezzature di altissimo livello e una spiaggia bianca e fiorita.
La vasta gamma di sport praticabili(wakeboard, wakeskate, kneeboard, sci nautico) è un incentivo per tutti coloro che vogliono tenersi in forma. Attività sportiva e divertimento si congiungono per dar luogo ad un’esperienza senza precedenti, che sicuramente farà felici grandi e bambini. Il tutto è reso più suggestivo dallo scorcio della Maiella, il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini.
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