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L’ossessione del Giappone per la frutta perfetta

Regalare frutta è in Giapopone una pratica comune. Però è decisamente fuori dalla norma, se non eccezionale, la storia che racconta il corripondente di BBC Nws dall’Asia Roland Buerke.

 Senbikiya è un negozio in centro di  Tokyo.  Al suo interno un elegante staff, sottofondo di musica classica e comode sedute per i clienti in attesa di essere servviti. Sembra una gioielleria o uno show room di design, ma invece è un punto vendita di frutta, gestito da Ushio Oshima, la cui famiglia  vende frutta  da sei generazioni.  Ma se all’origine era un negozio molto economico, ora dopo avere letteralmente invertito il modello di business, è diventato il negozio di frutta più caro del mondo.

 

Ci sono mele gramdi come la testa di un bambino che costano 2,100 yen ossia  $25. Ma anche fragole reali che stanno in scatole di 12 pezzi perfettamente accopiati che costano  6,825 yen, cioè $83.  Ci sono poi meloni, sempre top, che costano  34,650 yen o $419, per tre.

“Noi siamo specializzati nella consegna di regali, o meglio regali di frutta ” dice Mr.Oshima ” aggiungendo che ” l’apparenza, la combinazione e il servizio sono estremamente importanti”.  In Giappone ci sono due occasioni per farsi regali: una in estate e l’altra in inverno. E in entrambe  i familiari si scambiano regali, i dipendenti li mandano ai loro superiori, le aziende li fanno ai consumatori e ai partner commerciali.

Senbikiya è riuscito a infilarsi in questa consuetudine imponendosi con i suoi fantastici e perfetti frutti da regalo, che sono paragonabil alle Rolls Royce. 

Ora è vero che i visitatori che arrivano in Giappone restano sorpresi dalle esposizioni che ci sono nei supermercati e dai prezzi. Ed è altrettanto vero che anche la frutta normale costa mediamente molto. Però  quelli che si vendono a Senbikiya sono sicuramente vegetali di super lusso.

Nella prefettura di Shizuoka, a un’ora e mezza da Tokio, ci sono 600 aziende agricole che producono meloni perfetti, anche quando c’è la neve sui campi.

Masaomi Suzuki è uno di questi e racconta al corrispondente della BBC  le infinite cure che servono per produrre tutto l’anno meloni perfetti, cioè della stessa dimensione, eccezionalmente dolci e succosi. E come per potere fare questo occorra un lavoro, lento,paziente e continuo, che tuttavia non impedisce che solo il 3% della produzione risponda alla fine ai requisiti necessari per ottenere il marchio Fuji. Se si aggiunge la quantità giornaliera di olio combustibile (55 litri)necessario per mantenere il giusto clima nelle serre e che mai la sua famiglia è andata via assieme, perché ci vuole sempre qualcuno a casa che curi i meloni, si capisce perché Masaomi Suzuki rifuti l’idea che pagare un melone 100 dollari sia caro

 

BBC News, Roland Buerke, 16 marzo 2012

Circa l'autore

Giorgio Triani

Sociologo, giornalista, consulente d’impresa.

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