
Brasseria Alpina: per far la birra qui si usa solo acqua di montagna
di Francesco Gozzi
Max Mallardi e Roberto Di Paola
Continua il viaggio di Water(on)line alla scoperta delle piccole realtà birraie disseminate lungo la penisola. Questa volta ci spostiamo a nord, precisamente a San Germano Chisone (To) dove da agosto 2010 ha sede la Brasseria Alpina.
Questo microbirrificio ha la caratteristica di essere posizionato in alta quota ed utilizza perciò acqua di montagna nella produzione delle sue birre ma, come si scoprirà nell’intervista che segue, non è l’unica impronta territoriale che viene conferita.
Data l’esiguità delle risposte fornite ci siamo documentati in rete per le informazioni mancanti, ciò tuttavia non inficia la bontà dei prodotti di questo giovane birrificio che anzi vi invitiamo a scoprire presso la sede o presso birrerie/beer shop specializzati in birre artigianali.
Quante persone lavorano al Brasseria Alpina? Chi è il mastro birraio?
A Brasseria Alpina lavorano 2 persone, Max Mallardi e Roberto Di Paola.
Quando nasce il vostro birrificio e per iniziativa di chi?
Il birrificio nasce 2 anno fa per iniziativa del birraio.
Quali particolarità ha l’acqua che utilizzate? Quali benefici porta alla birra?
Quella che utilizziamo e’ acqua pura di montagna con un ph alto che rende le birre gustose ma e’ indicata in particolar modo per birre ad alta fermentazione.
Quante e quali sono e birre prodotte attualmente?
Produciamo 8 birre: Chiara, Ambrata, Blanche, Stout, Speciale alle mele, Speciale al genepì, Speciale al timo serpillo, Chiara doppio malto.
La produzione “classica”, scopriamo in rete, è appunto composta da 4 birre sotto il nome di Boheme affiancate da altre 4 birre “speciali”. Boheme, dicono, “è il nostro modo di intendere 4 classici dell’arte birraria europea, il risultato di un attento lavoro di selezione delle materie prime e dei metodi di lavorazione, allo scopo di ottenere un prodotto naturale e genuino.
Con lo stesso spirito la Brasseria Alpina proporrà una “serie limitata” di birre legate più strettamente alla stagionalità delle materie prime utilizzate o semplicemente all’estro del birraio…”
Tra le vostre birre ce n’è qualcuna che può considerarsi biologica?
No, solo la Blanche e’ prodotto con il 50% di frumento biologico.
Nella birra “Flora” utilizzate genepi, potete spiegare cos’è? Fate uso di altri ingredienti locali?
Il genepì e’ un fiore selvatico che cresce oltre i 2000 mt slm tra le pietre. Utilizziamo anche timo serpillo.
Perché la scelta di una rana/rospo sull’etichetta?
Il rospo (babi nel dialetto locale) fa parte dello stemma del paese ed e’ il nome con cui vengono chiamati i sangermanesi in zona. Un’altro motivo è che ci piaceva molto, quindi lo abbiamo rivisitato ed utilizzato.
Queste sono le brevi risposte che siamo riusciti ad ottenere dal birrificio. Sicuramente gli spunti interessanti per un approfondimento ci sono e, come sempre, sarà il nostro bicchiere a fornirci le risposte migliori. Invitiamo quindi i lettori ad essere curiosi, a provare nuovi sapori, a scoprire quello che esiste al di là della corsia del supermercato. Bere differente è pensare differente.
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