
Earth Day in tutto il mondo. Ma festa “magra” a tavola
L’Earth Day, la giornata mondiale della terra, quest’anno precede di qualche mese Rio+20, che si terrà il prossimo giugno a Rio de Janeiro a distanza di vent’anni dallo storico Summit del 1992, in cui quasi tutti i Paesi del mondo si accordarono per dare inizio a un forte impegno di salvaguardia del Pianeta.
Da Google, che ha lanciato un doodle eco-fiorito, alla più piccola associazione ambientale locale, ovunque è stata una corsa a ricordare/celebrare che la terra non se la passa bene. Che il peso delle attività umana è sempre meno sostenibile, dunque sempre più insostenibile, per l’equilibrio climatico e ambientale.
In tutto il mondo piccoli ma concreti gesti hanno segnato la consapevolezza che ognuno di noi deve dare il proprio personale contributo a risolvere i “ grandi problemi”. Un miliardo di comportamenti green, per arrivare all’appuntamento di Rio: questa la parola d’ordine.
Il WWF nazionale , ad esempio, ha diffuso un vademecum, che legato al progetto «One Planet Food» (http://alimentazione.wwf.it), auspica i seguenti comportamenti alimentari.
1) Acquista prodotti locali. Secondo la Coldiretti, un chilo di arance importate dal Brasile brucia 5,5 kg di petrolio e libera 17,2 kg di CO2 in più di quelle siciliane;
2) Scegli i prodotti di stagione;
3) Diminuisci i consumi di carne, che contribuiscono all’inquinamento globale (ogni italiano ne mangia 87 chili all’anno);
4) Scegli i pesci giusti e non i più cari e pregiati (ne consumiamo 25,4 chili all’anno);
5) Privilegia i prodotti biologici che non richiedono l’uso di combustibili fossili e di pesticidi;
6) Riduci gli sprechi, mangiando tutto quello che hai acquistato; 7) Evita di comprare prodotti con troppi imballaggi;
8) Preferisci i cibi semplici della nostra insuperabile gastronomia tradizionale;
9) Bevi l’acqua del rubinetto (è ottima!);
10) Cerca di non usare cucine e forni elettrici che divorano molta energia.
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