
A Pinarella di Cervia il Festival Internazionale degli Aquiloni
di Silvia Parmeggiani
Più di duecento tra artisti del cielo e aquilonisti, arriveranno a Pinarella di Cervia per la 32esima edizione del “Festival Internazionale dell’Aquilone”e, fino al primo maggio, la spiaggia romagnola sarà ritrovo multietnico per il più conosciuto e imitato festival italiano dedicato all’aquilonismo.
Un edizione dedicata all’Oriente, in particolare a India e Indonesia, con grandi e colorati aquiloni a tema, raffiguranti spiriti della mitologia e del teatro dell’area sudoccidentale indiana a cui si affiancano eventi e spettacoli. Non difficilmente si potrà assistere al “Kayshagana”, una tradizionale rappresentazione teatrale indiana curata dal Team Mangalore, o allo spettacolo della Cirebon Art and Culture Foundation. Dall’isola di Java, infine, rappresentazioni di danza “Kelana” (detta anche “Rahwana”), una delle cinque forme di danza in maschera nate nel 17esimo secolo nell’area di Cirebon. Perché gli aquiloni sono gioco, arte, radici e il compito degli aquilonisti è quello di “diffondere felicità” secondo l’antica tradizione orientale dello “spreading happiness through kites”.
La spiaggia di Pinarella, per dieci giorni consecutivi, si trasforma in grande palcoscenico lungo un chilometro di arenile, dove perdersi tra i colori di centinaia di aquiloni che ogni giorno vengono liberati in aria da mattina fino a sera. Di tutte le dimensioni, sono vere e proprie opere d’arte dalle sorprendenti forme, dalla seppia gigante alta otto metri, all’aquilone più piccolo del mondo, grande come una carta da gioco. Diverse, poi, sono anche le sezioni e le specialità aquilonistiche (dal volo libero ai combattimenti di aquiloni, dai “Rokkaku” giapponesi ai “Patang” indiani, fino alle competizioni di aquiloni acrobatici e alle installazioni a terra).
Il Festival Internazionale dell’aquilone, dal 1981 e per ogni primavera, porta a Pinarella i più spettacolari artisti del vento dei cinque continenti che, consacrando Cervia “capitale dell’aquilone”, teatro ideale di un grande incontro multietnico, ne trasformano per 10 giorni il cielo in un mirabolante circo di colori. La manifestazione diventa, come spiegano gli organizzatori, festa della fantasia e della fratellanza fra popoli che, fondendosi nell’abbraccio di in un’eterogenea comunità artistica, celebrano la filosofia della pace, l’elogio della creatività e il rispetto della natura.
Al festival si affianca il mercato da spiaggia “Fiera del vento”, il più specializzato d’Italia e uno dei più forniti d’Europa con stand su aquiloni, maniche a vento, girandole, materiale per la costruzione e giocoleria per dare a tutti l’opportunità di provare quest’antica arte. Tante, infine, le iniziative per i più piccoli con laboratori sull’arte dell’aquilonismo.
Tra le curiosità: l’edizione 2012, oltre all’Oriente, è stata dedicata anche a Lucio Dalla premiato dal festival per il brano “Cervia’s Kites”, contenuto nell’album “Lucio Dalla e Marco di Marco” (Fonit Cetra, 1985) e a Tonino Guerra, premiato per “L’Aquilone”, scritto con Michelangelo Antonioni nel 1982.
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