
Itinerari: sulle orme del gigante in Irlanda del Nord
di Ilaria Cappelli
Ci sono luoghi in cui la natura rivela prepotentemente la sua forza e al contempo la sua grazia, dando vita a paesaggi inconsueti, a scenari incredibilmente suggestivi. Sulla costa di Antrim, in Irlanda del Nord, si trova un luogo di questo tipo: Giant’s Causeway, il selciato del Gigante.
Giungervi non presenta particolari difficoltà, si arriva con l’autobus o con l’automobile e poi ci si incammina a piedi, lungo un sentiero ventoso che si apre su una vista inedita e assolutamente mozzafiato: una distesa di colonne, oltre quarantamila, che emergono inaspettatamente dal mare, ergendosi per pochi centimetri alcune e per diversi metri (fino a 12) altre, dando così vita a uno scorcio d’ Irlanda straordinario.
Si scorge un paesaggio nel suo complesso di incantevole suggestione, che scopre alcuni particolari che richiamano alla mente figure note, un po’ come accade con le nuvole o con le montagne: non ci sarà difficile individuare il grande stivale del gigante, un imponente organo e persino un’arpa, ma anche la gobba del cammello, il cancello del gigante e tante altre forme che per un istante sembreranno regalare a questo luogo straordinario una dimensione più ordinaria.
Nonostante la perfezione delle colonne, prevalentemente parallelepipedi a base esagonale, o forse proprio per questa, si capisce immediatamente che il panorama che ci si presenta davanti e tutto intorno non può essere frutto di un intervento dell’uomo sull’ambiente. Infatti non lo è. La storia di questo paesaggio parte da lontano, da oltre 60 milioni di anni fa, da quando un’eruzione vulcanica, e il successivo raffreddamento della lava, diedero origine a questo luogo tanto inconsueto da aver alimentato in tempi passati molte leggende.
La più suggestiva, avvalorata dalla presenza di formazioni simili in Scozia, narra che a costruire il selciato fu un gigante, intenzionato a raggiungere il gigante rivale in Scozia; dopo averlo costruito tornò sulla costa irlandese e cadde in un sonno profondo. La moglie, sentendo arrivare il gigante scozzese, coprì il marito con un drappo e convinse il rivale che si trattasse del figlio; questi, persuaso dalle parole della donna e vista la mole del presunto bambino, pensò che il padre dovesse essere molto più grande e così fuggì in Scozia, distruggendo il selciato alle sue spalle per non essere raggiunto.
Tante altre sono le leggende che si sono susseguite nel tempo e tutte chiamano in causa i giganti, da qui deriva il nome particolare del luogo. Non c’è da stupirsi del fatto che fino agli anni settanta del Settecento nessuno avesse saputo spiegare l’origine di queste colonne basaltiche, tanto è incredibile l’accuratezza di queste conformazioni, che nel 1986 sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco.
Camminare su Giant’s Causeway è un po’ come camminare sulla storia oltreché sul mare e vedere quanto di affascinante c’è in questo tratto di costa irlandese non può che farci rendere conto di quanto ben più avveduta sia la mano della natura rispetto a quella dell’uomo.
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