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Paesaggi in mostra: Jordi Bernardò ad Acireale

di Anna Pedroni

 

 

 

Inaugurerà l’11 luglio alle 19:00 ad Acireale, in provincia di Catania, la mostra “Insula peninsular” di Jordi Bernardò, giovane fotografo catalano.

Dal 12 luglio al 30 settembre 2012, nella sede della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, sarà possibile ammirare le opere dell’artista: 50 immagini di grande formato, la maggior parte delle quali inedite.

 

Nelle opere in mostra si incontrano, grazie alla fotografia, i temi dell’architettura, della città e del paesaggio. Gabriel Bauret, curatore della mostra, spiega che “la ricerca dei segni che, in questo ambiente, caratterizzano la società e la cultura contemporanee rappresenta il vettore principale della sua creazione”. Entrando nel dettaglio della produzione artistica, il curatore aggiunge che Bernardò “fa scivolare uno sguardo divertito sui dettagli che lui solo sa individuare e mettere in evidenza. E nella forma fotografica che adotta, il colore è indissociabile dalla composizione”.

Il fotografo catalano si ispira agli autori teatrali del XX secolo, autori che si sono lasciati incantare dal tema del ridicolo e dell’assurdo: come nelle loro opere, anche in quelle dell’artista la realtà è al confine tra vero e inverosimile, incorniciata come su un palcoscenico. Cervantes e Goya, l’uno scrittore l’altro pittore, sono la guida intellettuale di Jordi Bernardò nel concepire una realtà grottesca: spesso carica di segni, ma dietro alle apparenze vuota di significato. Nei tratti descritti dal fotografo si riconosce la Spagna, ma non è infrequente la sensazione di riconoscere paesaggi italiani.

 

 

Secondo Giovanna Calvenzi, autrice del saggio “La perversa ambiguità della società” (scritto per il lavoro “Welcome to Espain” del 2009), Bernardò “entra in pieno nel gioco contemporaneo della finzione narrativa utilizzando tuttavia il rigorosissimo stile “documentario”, lo stile dei grandi paesaggisti, lo stile, per antonomasia, più veritiero”. La presunta menzogna che viene dalle opere del fotografo, spiega Calvenzi, è una “menzogna a posteriori”, che non nasce nel momento dello scatto, ma che deriva dall’uso che si farà dell’immagine. La fotografia “non fa che documentare”, è la contestualizzazione che mostra l’assurdo.

 

Quella di Acireale è solo l’ultima delle tante mostre che hanno ospitato Jordi Bernardò; il fotografo, nato a Lleida, in Spagna, nel 1966, ha esposto anche a Madrid, Barcellona, Francoforte, Amburgo, Parigi e New York. Alcune delle sue opere fanno parte di prestigiose collezioni: la Fundaciòn “La Caixa”, la Fundaciòn Telefònica, il MUSAC, la Bibliothèque Nationale di Parigi e la Deutsche Bank Collection.

 

Siete in partenza e interessati a visitare la mostra? E’ aperta dalle 18:00 alle 22:00 dal martedì alla domenica, con ingresso libero. Magari, dopo una giornata trascorsa ad ammirare i paesaggi siciliani dalla spiaggia, potreste passare una serata diversa riflettendo su paesaggi inverosimili con le opere assurde e ironiche del fotografo Jordi Bernardò.

Circa l'autore

Giorgio Triani

Sociologo, giornalista, consulente d’impresa.

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