
Alla Triennale di Milano la scuola italiana di paesaggio di Luigi Ghirri
di Silvia Parmeggiani
Sono 100 le fotografie on the road del progetto “Viaggio in Italia”, concepito da Luigi Ghirri all’inizio degli anni Ottanta, che oggi –dopo un curato restauro finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali- potranno essere nuovamente mostrate al pubblico. Un omaggio –questo- che ha voluto farglila Triennaledi Milano dove, fino al 26 agosto, ospiterà gran parte degli scatti ghirriani al Museo di Fotografia Contemporanea.
Le istantanee di “Viaggio in Italia”,200 intutto nel progetto originale, sono diventate una sorta di manifesto di quella che sarebbe diventata la “scuola italiana di paesaggio”, un calmo e raffinato esercizio della visione capace di proporre un nuovo abc del paesaggio italiano indagato con approccio intellettuale, affettivo, privo di retorica, stereotipi e gerarchie. Scatti apparentemente semplici e silenziosi, attenti alla provincia come alla città, lontani dai reportage sensazionalistici e nati come un invito per volgere lo sguardo alla quotidianità e alla normalità.
<<Puntare l’attenzione sulle fotografie di Viaggio in Italia firmate da Luigi Ghirri significa ricordare un grande maestro dell’immagine. Inoltre, come scrisse Hermann Hesse, grande viaggiatore e grande scrittore, la mostra ci farà riflettere sul fatto che ‘tutti noi viaggiamo, guardiamo e sperimentiamo il vivere in paesi lontani, in quanto ricercatori degli ideali dell’umanità>>. A dirlo il vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Novo Umberto Maerna.
<<Il viaggio è allora anche un rafforzamento e una conferma della nostra esigenza di un significato, di una profonda unità, di una immortalità della cultura umana. E quindi del suo portato di Tradizione, Storia, Identità e Radicamento>>.
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