
Una centrale idroelettrica per amica
di Vanessa Allegri
Si chiama Di onda in onda e non poteva esserci nome più adatto per un atelier dedicato all’acqua e all’energia. Questo progetto innovativo è stato realizzato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, per la precisione a Ligonchio, il comune più alto della provincia di Reggio Emilia.
Per Ligonchio, l’acqua rappresenta da tempo un importante fattore di modellamento del paesaggio e costituisce un’indispensabile risorsa utilizzabile sia per scopi civili che energetici. Dal punto di vista idrografico il territorio è infatti caratterizzato dalla presenza di due assi principali: il torrente Ozola e Rossendola, ai quali si aggiungono i numerosi affluenti. Nell’ambito del territorio comunale sono anche presenti numerosi laghetti e pozze d’alpeggio, spesso di modeste dimensioni, ma di grande significato morfologico e paesaggistico.
Date queste premesse, non è un caso che proprio qui nel 1922 siano sorte e siano tuttora in funzione due Centrali Idroelettriche dell’Enel che producono energia sfruttando le acque dei suddetti torrenti. Queste acque vengono raccolte tramite canali, gallerie e tubazioni e fatte confluire in tre bacini di raccolta: uno a Presa Alta (mt. 1229), uno a Tarlanda (mt. 1207) ed uno a Ligonchio (mt. 1000). Dalle vasche partono le condotte forzate che portano l’acqua alle Centrali mettendo in funzione le turbine. Le acque di scarico della centrale, raccolte in un’ampia vasca collocata nell’antistante piazzale, alimentano la centrale di Predare posta più in basso a pochi chilometri di distanza. Ogni anno viene prodotta energia elettrica per circa 56.500 Mwh.
Per valorizzare questa eccellenza e intrecciarla con l’insegnamento, la coscienza ecologica e la scienza, nasce l’idea che ha in seguito portato alla realizzazione dell’atelier pedagogico-scientifico Di onda in onda. Il progetto, nato dal lavoro di un team interdisciplinare composto da esperti quali pedagogisti, atelieristi, architetti, designers e fisici, si ispira all’esperienza educativa dei Nidi e delle Scuole dell’Infanzia del Comune di Reggio Emilia e all’esperienza dell’atelier Raggio di Luce, un programma di sperimentazione sulla fisica della luce, situato e sviluppato all’interno del Centro Internazionale Loris Malaguzzi.
L’atelier non è formato da un’unica e rigida struttura, è bensì diffuso, plurimo, vale a dire composto da più luoghi di sperimentazioni – definiti campi – disseminati lungo tutto il territorio di riferimento.
Il Campo Base dell’atelier Di onda in onda, inaugurato il 10 luglio 2010, è situato all’interno della Centrale Idroelettrica Enel di Ligonchio ed è uno spazio di ricerca e sperimentazione dove i focus d’indagine sono l’acqua, le sue caratteristiche, il suo utilizzo e come essa crea energia.
Bambini, ragazzi e adulti sono così stimolati a guardare le cose in modo inconsueto, a incuriosirsi e interrogarsi su ciò che apparentemente non si spiega, a ricercare e riprovare, a costruire ipotesi e teorie, cercando di verificarle con la sperimentazione. Ad esempio, grazie al campo “Onda in movimento – Onde di energia liquida” si ha l’opportunità di comprendere attraverso semplici e divertenti esercizi come il flusso dell’acqua si trasforma in energia. L’acqua infatti fornisce un ottimo contesto di apprendimento per esplorare, ricercare e sperimentare le sue dinamiche e le sue caratteristiche: fluidità, pressione, portata, movimento, sonorità, tutti elementi connessi e interagenti.
L’atelier, in conclusione, investe sull’idea che l’Appennino possa essere un luogo d’eccellenza, che l’ambiente montano possa ospitare e generare funzioni di alto livello, diventare il laboratorio inedito di divulgazione e pedagogia della scienza che richiama studenti e turisti a livello nazionale e non solo. Si intende rilanciare ciò che costituisce e identifica Ligonchio: quella Centrale Enel che ne ha fatto negli anni ’20 il centro più ricco e industrializzato della Provincia.
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