
Pesce crudo: 5 consigli per evitare l’Anisakis
di Annalisa Alfarano
L’estate e il caldo aumentano la voglia di consumare cibi freschi e spesso crudi. Un esempio è il pesce.
Oggi è facile trovarlo fresco al mare e in città e il suo consumo è una pratica molto diffusa non solo nella cultura culinaria italiana.
Ma siamo sicuri che il pesce sia sempre sottoposto ai controlli previsti dal Regolamento europeo CE 1279/2011 che obbligano il congelamento dei prodotti della pesca e molluschi prima di immetterli sul mercato? La risposta è no!
Con la nota 0024111 del 05.07.2012, il Ministero della Salute intensifica i controlli ufficiali in ambito di vendita dei prodotti della pesca, al fine di garantire una corretta gestione del rischio sanitario legato alla presenza del parassita Anisakis.
L’Anisakis (Pseudoterranova decipiens) è un parassita di colore bianco o rosato, lungo da 1 a 3 cm, con habitat nei mari freddi, negli oceani e nelle zone del Mediterranee. Si sviluppa in forma larvale e non solo nelle carni delle acciughe, tonno, pesce spada, sardine, aringhe, merluzzo, nasello, rana pescatrice e sgombro.
Se ingerito crudo dall’uomo, si annida nelle pareti dello stomaco ed entro alcune ore provoca un’infezione gastrointestinale con sintomi come forte dolore addominale, nausea e vomito. Viene espulso dal corpo umano entro 3 settimane e nei casi più gravi è necessaria un’operazione chirurgica.
In che modo è possibile tenere lontano questa infezione? Se proprio non volete resistere alla bontà del sushi o del pesce marinato, affumicato o in salamoia, vi indichiamo 5 preziosi consigli per evitare che questo parassita si annidi nel vostro stomaco:
- Chiedete sempre al commerciante o al cameriere se il prodotto è stato congelato per almeno 24 ore a -20°C o a -35°C per 15 ore, prima di consumarlo,
- Mentre lavate il pesce, prestate molta attenzione. Essendo molto piccolo, potreste non vederlo, soprattutto nei pesci di colore bianco come le acciughe. Di solito, è visibile all’occhio umano perché si muove sulle carni del pesce arrotolandosi su sé stesso ed è presente in grandi quantità,
- Se non siete sicuri o non vi fidate del vostro commerciante, cuocete il pesce in forno fino al raggiungimento della temperatura interna di almeno 65°C,
- Se vi sembra di aver visto l’anisakis, congelate il pesce nel vostro freezer prima di cucinarlo per almeno 4-5 giorni a -18°C,
- L’informazione relativa alla qualità sanitaria e merceologica e ai trattamenti subiti dai prodotti somministrati deve essere sempre ben visibile al consumatore tramite un cartello. Se vi capita di non vederlo, non vi fidate e chiedete.
La prevenzione non è mai abbastanza. E’ sempre bene essere informati sui prodotti che mangiamo, per evitare conseguenze, anche gravi sulla nostra salute.
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