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Sull’acqua, il massimo della trasparenza

Daniele Longo 

 

Coop, impresa leader nella grande distribuzione in Italia, ha recentemente presentato in collaborazione con Federutility la federazione delle imprese energetiche e idriche, la campagna informativa “Sull’acqua il massimo della trasparenza”. In circa 500 punti vendita Coop saranno esposte le tabelle con i parametri sulla qualità dell’acqua “di casa” e saranno distribuiti un milione di opuscoli descrittivi del significato di ciascun parametro.

 

I soci e consumatori, nei supermercati e ipermercati Coop, potranno visionare una scheda informativa con le caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua del rubinetto, in modo da effettuare una scelta ancora più consapevole. I parametri saranno periodicamente aggiornati dai Gestori degli acquedotti. Sono 9 i parametri pubblicati nella “Lista della Trasparenza”, la tabella informativa che sarà esposta in ciascuno dei punti vendita che aderisce all’iniziativa e che sarà aggiornata periodicamente a cura del Gestore idrico locale. Per ciascun parametro vengono presentati i limiti previsti dalla legge ed il valore analizzato nel territorio di pertinenza.

I parametri, individuati come significativi dal punto di vista chimico-fisico, in accordo con gli orientamenti dell’Istituto Superiore di Sanità, sono: concentrazione ioni idrogeno, cloruri, ammonio, nitrati, nitriti, residuo secco a 180°, durezza, fluoruri e sodio.

 

La qualità dell’acqua destinata al consumo umano, disciplinata dal D.lgs 31/2001, prevede controlli interni a cura del Gestore e controlli esterni a cura delle Autorità sanitarie, ben oltre i 9 parametri qui riportati. I risultati dei controlli (conservati per almeno 5 anni) sono trasmessi alle Regioni e al Ministero della Sanità. Per saperne di più e in profondità siamo andati a intervistare la responsabile dell’Ufficio Stampa di Coop, Silvia Mastagni.

 

Da dove è nata l’idea di questa importante iniziativa?

“La campagna “Sull’acqua il massimo della trasparenza” è la continuazione della campagna “Acqua di casa mia” lanciata nell’ottobre 2010. Entrambe sono accomunate da un’identica idea di partenza: mettere i cittadini consumatori nelle migliori condizioni di scelta in fase di acquisto, cioè ottenere le informazioni necessarie perché il loro sia un consumo consapevole. Abbiamo applicato questo principio all’acqua che è un bene comune, ma potrei aggiungere che l’educazione al consumo consapevole è un’attività che trova la sua ragion d’essere nella storia e nei valori della cooperazione: da più di 150 anni l’informazione, la formazione, la tutela del consumatore sono alla base degli Statuti delle Cooperative di consumatori. Dunque la campagna è in perfetta coerenza con la mission di Coop”.
Ci può spiegare , nel dettaglio, di cosa si tratta?

“Di fatto dalla metà di novembre in circa 500 punti vendita Coop saranno esposte le tabelle con i parametri sulla qualità dell’acqua “di casa” e saranno distribuiti un milione di opuscoli descrittivi del significato di ciascun parametro. I soci e consumatori, nei supermercati e ipermercati Coop, potranno visionare una scheda informativa con molte delle caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua del rubinetto, in modo da effettuare una scelta ancora più consapevole. I parametri saranno periodicamente aggiornati dai Gestori degli acquedotti che provvederanno a comunicare periodicamente il loro aggiornamento. La campagna è nata in collaborazione con Federutility, la federazione delle imprese energetiche e idriche, e con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità”.
In quali città italiane la qualità dell’acqua da rubinetto è ottima? E per quanto riguarda Parma?

“Non credo sia una domanda a cui possiamo rispondere come Coop. Quello che ci sentiamo di dire è che la qualità può variare da zona a zona, indubitabili però sono i controlli a cui l’acqua pubblica è sottoposta”
Il vice-presidente Enrico Migliavacca ha lamentato una carenza di una corretta informazione in materia, è d’accordo?

 

“Il vicepresidente intervenuto in conferenza stampa ha voluto rimarcare l’importanza di una corretta informazione sul tema. E’ innegabile che la possibilità che diamo ai consumatori che frequentano i nostri punti vendita di venire a conoscenza delle caratteristiche dell’acqua che esce dai rubinetti delle proprie case aumenta in maniera esponenziale la visibilità sul tema”.
Il vostro è anche un suggerimento per i clienti, in un periodo di forte crisi come quello che stiamo vivendo?

 

“Non è nostro compito né intenzione dire ai consumatori come e cosa scegliere. Per noi è doveroso mettere i consumatori nelle condizioni di scegliere responsabilmente e sul tema dell’acqua abbiamo ritenuto urgente fornire gli strumenti necessari per esercitare il diritto di scelta. In assenza di informazioni complete sulla qualità dell’acqua, sappiamo bene che i cittadini possono avere una percezione sbagliata in termini di affidabilità e comunque sono portati a deciderne il consumo principalmente in base al sapore.
Avete stimato quanto risparmio energetico si riuscirà ad avere nel breve periodo?

 

“E’ innegabile che un eventuale maggior utilizzo dell’acqua che esce dai rubinetti delle proprie case è anche una scelta ambientale che può generare indubbi benefici. Il vicepresidente di Federutility, presente in conferenza stampa, ha ricordato come – secondo il Rapporto Ambiente Italia 2012 di Legambiente – in Italia vengano prodotti 12 miliardi di litri di acque imbottigliate, che prevedono l’utilizzo di oltre 350 mila tonnellate di PET, e l’emissione di quasi un milione di tonnellate di CO2”.
Voi come Coop Italia siete sempre molto sensibili a queste tematiche, non ritiene esagerata e pretestuosa la polemica messa in piedi da Mineracqua?

 

“Se si riferisce alla prima parte della nostra campagna credo che le polemiche siano nate da un’interpretazione sbagliata dei nostri reali intenti”.
Da parte del Governo ritiene che siano stati fatti passi avanti sulla tematica ambientale o siamo ancora ancorati a vecchi schemi?

 

“Credo che l’attività svolta dal Ministero dell’Ambiente sia ben orientata e visibile. Noi stessi come Coop partecipiamo a progetti nati in seno al Ministero e volti a promuovere risparmio energetico, minori emissioni di C02 etc”

 

Circa l'autore

Giorgio Triani

Sociologo, giornalista, consulente d’impresa.

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