
Greenpeace sfida l’alta moda
Attivisti di Greenpeace in azione a New York per la settimana della Moda hanno recapitato agli empori di Prada, Dolce&Gabbana, Chanel ed Hermes il messaggio “Help end this mess”, aiutaci a porre fine a questo disastro. I quattro brand sono stati bocciati con uno Zero in condotta da Greenpeace finendo agli ultimi posti della classifica per la sostenibilità della campagna “The Fashion Duel”.
Nonostante le molteplici richieste di Greenpeace, le quattro aziende si sono rifiutate di fornire informazioni che potessero permettere all’organizzazione ambientalista di valutarli. Declinando il dialogo, Prada, Dolce&Gabbana, Chanel ed Hermes si sono dimostrati irresponsabili nei confronti dei consumatori.
Nella classifica di “The Fashion Duel” le case d’Alta moda sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, le politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all’inquinamento. In testa Valentino Fashion Group, l’unico brand a impegnarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero nelle propria produzione.
Inoltre, da qualche settimana Greenpeace sono state quindici le case di moda italiane e francesi che si sono viste recapitare il guanto della sfida simbolo della campagna di Greenpeace – rigorosamente verde – e un questionario di venticinque domande su tre temi ambientali: politiche per gli acquisti della pelle, della carta per il packaging e produzione tessile, per scoprire cosa fa l’Alta moda per evitare che i suoi prodotti non siano responsabili della deforestazione e dell’inquinamento delle risorse idriche del Pianeta. Lo scopo è uno solo: far prendere un impegno alle case di moda per proteggere le ultime foreste e non intossicare il pianeta con sostanze tossiche.
Il risultato è la classifica “The Fashion Duel” dove le aziende sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, le politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all’inquinamento. In testa Valentino Fashion Group, l’unico brand a impegnarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi Deforestazione Zero e Scarichi Zero nelle propria produzione.
“Marchi come Chanel, Prada e Dolce & Gabbana sono nomi riconosciuti a livello mondiale e da oggi hanno l’opportunità di dettare il vero nuovo trend del settore: tutelare il nostro Pianeta – afferma Chiara Campione, responsabile del progetto The Fashion Duel di Greenpeace Italia. – A questi brand chiediamo di impegnarsi da subito per eliminare le sostanze chimiche pericolose dalla loro filiera produttiva e mettere in atto delle misure concrete per evitare il rischio di contaminazione da fenomeni come la deforestazione. Se uno dei leader dell’Alta moda come Valentino l’ha fatto, dagli altri non ci aspettiamo di meno”.
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Mentre Valentino è primo in classifica, marchi come Dolce&Gabbana, Chanel, Hermès, Prada, Alberta Ferretti e Trussardi non hanno nemmeno risposto al questionario. Proprio per spingere gli ultimi in classifica ad accettare la sfida per una moda più pulita Greenpeace chiede ai consumatori di sfidare le case d’alta moda firmando la petizione sul sito www.thefashionduel.com
Dal lancio della campagna Detox, nel 2011, già quindici tra i più popolari marchi d’abbigliamento si sono impegnati a eliminare ogni rilascio di sostanze chimiche pericolose per l’intera catena di produzione entro il 2020. Greenpeace chiede alle aziende di firmare l’accordo sugli allevamenti in Amazzonia – Cattle Agreement – e di impegnarsi per una politica per l’acquisto di carta e produzione di packaging a Deforestazione Zero.
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