
La primavera avanza. E’ tempo di zappetta e di…asprelle al lardo

Di Malù Pagani
La primavera avanza,siamo sicuri di aver preparato bene il giardino,l’orto? Facciamo un bel giro per gli spazi aperti e controlliamo ogni cosa. Tutti i cespugli vanno guardati, non tagliamoli drasticamente come spesso si vede fare,ma aggiustiamoli qua e là togliendo i rami storti o spezzati dalla neve cimando le punte troppo prominenti e raso terra i tronchi troppo vecchi .E’una tecnica che consiglio per ogni cespuglio, dalla forsithia al cotoneaster Franchetti, dalla deuthia al viburnum opalus e cosi via. Zappetiamoli alla base ed interriamo una giusta quantità (un pugno) concime azzotato a lenta cessione(Nitrophosca Gold per esempio).
Poi le rose. Le rose a cespuglio e quelle da taglio vanno potate drasticamente e là dove è giusto farlo mentre di quelle rampicanti vanno accorciati tutti i rametti che si dipartono da quelli più grossi che salgono. Sfoltite e accorciate le rampicanti di grossa espansione come le banksie, le Giftgate e le Paul’s himalayan musk ecc., altrimenti vi ritroverete letteralmente sommersi dal loro vigore. Un occhio particolare a quelle che salgono sugli alberi e specialmente a quelle accanto alle conifere
Togliete tutti i residui di erba secca e foglie dai vostri pratini (il rastrello regolabile a ventaglio è sicuramente il meglio)ed eventualmente arieggiate il terreno con l’apposita macchina, specie se avete del muschio. In questi ultimi anni il muschio ha fatto strada ed ora invade anche posti assolati e caldi mentre prima se ne stava confinato all’ombra delle vecchie piante .Attenzione però lo dovete rastrellare via con molta attenzione tutto quanto .Per frenare la sua crescita si può usare il solfato di ferro sciolto nell’acqua e spruzzato abbondantemente su di esso. Rastrellate accuratamente anche sotto eventuali conifere, i loro aghi rendono il terreno del prato asfittico .Ciò fatto si può concimare con mano sicura e sapiente un granulato azotato, meglio se prima di una pioggia. Col braccio sinistro reggete l’apposito secchio dove avrete messo il concime e con la mano destra spargete il prodotto cercando di aprire le dite poco alla volta. Il passo deve essere lento e regolare.
Per gli alti fusti ricordate chele conifere non si potano (siano essi abeti o cedri del Libano o Deadara o pini ecc.) e che le latifoglie vanno potate solo se ingombrano o sono pericolose. Le magnolie grandiflora vanno lasciate libere di espandersi a piacere. Solo gli alberi da frutto vanno potati da mani esperte, dovranno fruttificare e quindi bisogna conoscere bene la tecnica, il punto preciso dove tagliare.
L’orto .Se la vangatura profonda non è stata fatta in autunno accingetevi ora, dopo aver abbondantemente sparso stallatico pellettato e concime ternario ad alto titolo di azoto e a lenta cessione .Questa è l’operazione più urgente .Poi verrà il resto.
(cicoria selvatica)
Dal mio ricettario verde “Asprelle al lardo”
Semplici ma dal sapore antico. Ora dopo la neve e il gelo le asprelle (cicoria selvatica) si fanno belle e ti invitano a raccoglierle . E tu andrai col coltello non appuntito ed il cestino a farne incetta. Le lascerai nell’acqua dopo averle pulite e le risciacquerai molte volte, sono piene di terra e di filamenti di erba secca. Ben scolate le metterai in una terrina capace. In un tegamino metterai a soffriggere dei cubetti di lardo o se vuoi di pancetta. Poi, a rosolatura avvenuta, aggiungerai l’aceto di vino bianco o rosso, non balsamico, ed ancora bollente verserai il tutto sulle asprelle. Un poco di sale,una bella mescolata e la saporita insalata di asprelle è pronta.
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