
Al Parco del Portello con le frittelle di zucca

di Malù Pagani
E’ a Milano, è stato inaugurato nel dicembre del 2012 “. E’ un’area verde di nuova concezione per l’Italia. Insolita,colta e capace di emozionare”( da Gardenia). Io l’ho visitato pochi giorni fa, quindi in autunno inoltrato, e posso condividere le parole della premessa. T’inoltri verso il centro percorrendo un vialetto, a lato i prunus e i ciliegi già spogli, quest’ultimi con i loro bei fusti dalla corteccia singolare, sottilissima, quasi una pelle, che si estende a strisce orizzontali, inconfondibile. Il camminamento fatto di lastre di marmo nero e bianco Il muro di cinta rosso mattone sorregge il parthenocissus tricuspidatus. Accompagnati da rose a cespuglio (in autunno è difficile catalogare il cultivar) e da bosso rotundifoglie perfettamente potato, messi a siepe a lato del vialetto, raggiungiamo lo specchio d’acqua rotondo così come semicircolare è la panchina di ferro che lo cinge per un bel tratto.
Qui si entra proprio nel cuore del parco. Di fronte a noi una montagna a gradoni conica ricoperta di lawn, si può percorrerla fino alla cima per un viottolo elicoidale segnato e protetto da una spalliera bianca di ferro,la meta verde di pinus austriaco, panoramica su tutta la città. Altri due rilievi , più bassi, serpeggianti si snodano ai lati sempre ricoperti di lawn ma impreziositi da siepi sinuose che ne accentuano il motivo. Esse sono di bosso , di eleagnus ebingei , di lauro nobilis, di nandine, di mahonie, di berberis rosso (thumbergii), di berberis sempre verde (darwinii) e di photinie. Le più alte portano dentro di sè, in certi tratti, thuje orientalis di cui svettano solo le punte. L’effetto globale è entusiasmante e unico nel suo genere.
L’idea di creare qui un parco fu di Ennio Brion, patron della Brion Vega. Era un’area depressa e abbandonata:i decrepiti edifici dismessi della Alfa Romeo e gli scheletri di vecchie casupole. Brion fondò una società, ci mise molto del suo e il comune di Milano partecipò. Brion affidò l’incarico del” concept” a Charles Jencks , paesaggista americano di fama mondiale e a tre architetti italiani Guido Canali,Gino Valle,Cino Zucchi e per la realizzazione al paesaggista Andreas Kipar di Land.
Le montagne furono fatte utilizzando il terreno di scavo e i detriti bonificati delle costruzioni. La superficie del parco è di 63.000 metri quadrati . Gli alberi piantati 444, gli arbusti 2082, i rampicanti 1488.
La grande idea del progetto è appunto la montagna unitamente alle curve in movimento, caratteristica di Charles Jencks .
Non è ancora il tempo, ma intanto mi permetto di raccomandarvi che una visita primaverile è d’obbligo. Allora i ciliegi e i prunus saranno in fiore,le rose cominceranno a sbocciare e il lungo serpente di berberis thunbergii sarà di un rosso sfacciato ed entusiasmante!
Frittelle di zucca.
E’ inverno e bisogna usare le belle dolci zucche! Così proviamo a fare anche le frittelle dolci.
Zucca pulita gr.400, farina bianca 00 gr.200, uova 1, zucchero gr. 100, uvetta gr.50, un pizzico di sale, un cucchiaino da caffè di cannella in polvere, lievito per dolci mezza bustina. Olio di semi per friggere. Far cuocere la zucca a vapore,frullarla e unire la farina, l’uovo, il lievito, lo zucchero, il sale e la cannella. Da ultimo fuori dal frullatore l’uvetta ammollata. Lasciare riposare il composto per circa mezz’ora. Alla fine friggere il composto a cucchiaiate . Servire calde spolverate di zucchero a velo.
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