
Coca-cola, rimosso l’ingrediente “pericoloso” dopo le proteste di una 17enne
Articolo tratto da La Repubblica
http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2014/05/06/news/coca_cola_rimuove_bvo_ingrediente_tumori-85393205/?ref=HRLV-23
La decisione dell’azienda dopo la petizione online lanciata da una ragazzina americana contro l’additivo Bvo, che causerebbe danni al sistema nervoso e alla pelle. Anche la Pepsi dice basta.
NEW YORK – Le petizioni online lanciate qualche tempo fa hanno ottenuto il loro scopo. La Coca Cola ha annunciato che rimuoverà da tutte le sue bevande l’ingrediente Bvo (Brominated vegetable oil, in inglese), un additivo utilizzato come emulsionante alimentare per diversi drink della società, come Fanta e Powerade. Anche la Pepsi ha annunciato che farà lo stesso con tutte le sue bibite, come tra l’altro aveva già anticipato lo scorso anno rimuovendo la sostanza dal Gatorade.
I rischi del Bvo. L’uso del Bvo, una sostanza derivante da soia o mais che permettere di diluire e amalgamare gli aromi, che altrimenti rimarrebbero in superficie, è tecnicamente vietato nell’Unione Europea e in Giappone come additivo. Contro il Bvo è attiva da tempo una campagna per vietarne l’uso. Secondo alcuni ricercatori del Mayo Clinic, un consumo prolungato di bevande contenenti Bvo potrebbe causare negli anni diversi problemi di salute, anche gravi, come perdita di memoria e problemi al sistema nervoso e alla pelle.
Le leggi. Nel 1970 gli Stati Uniti hanno rimosso il Bvo dagli ingredienti catalogati come “senza rischi”, ma ne hanno comunque consentito l’utilizzo nelle bibite in una quantità pari a un rapporto 15 su un milione. La Coca-Cola, nel suo annuncio, ha tenuto a precisare che tutte le bevande del suo gruppo sono “sicure e che la qualità dei prodotti utilizzati è la principale priorità” dell’azienda, aggiungendo che nei prossimi mesi si adeguerà comunque alle norme in vigore in Europa e altre parti del mondo. La Coca-Cola ha detto che sostituirà il Bvo con altri ingredienti come saccarosio acetato isobutirrato ed esteri glicerici di resina.
La petizione. La campagna contro il Bvo, diventata poi una petizione mondiale tramite il sito Change.org firmata da migliaia di persone online, era stata lanciata da Sarah Kavanagh, una ragazzina 17enne del Mississippi (Stati Uniti). Dopo l’annuncio di Coca Cola e Pepsi, Kavanagh ha detto: “Fa piacere che ora le aziende, soprattutto le multinazionali, ascoltino i consumatori”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.