
“Cum Laude” fashion sicilian brand ecosostenibile
di Valentina Sciarrabba
“Il lusso costa meno dell’eleganza!”. Nel celebre aforisma dello scrittore francese Honoré de Balzac, è racchiuso lo spirito del brand ethical fashion Cum Laude.
Quest’ultimo è il nome di un brand siciliano creato nel 2012, da due giovani siciliani – Ezio Lauricella, ventottenne di Ravanusa (AG) e, Alessia Vella ventiseienne originaria di Campobello di Licata (AG) – che ha lo scopo di potenziare la moda eco-sostenibile, attraverso un bilanciamento fra tradizione artigianale italiana e modernità innovativa. La linea di moda femminile produce tutti i suoi prodotti attraverso la trasformazione di fibre organiche o biologiche e di tessuti eco-compatibili nel rispetto dell’ambiente, del benessere e della salute del consumatore e nel rispetto dei diritti dei lavoratori e delle loro condizioni di lavoro.
La caratteristica principale del progetto è di unire prodotti eco-sostenibili, come la canapa e la seta, con colorazioni naturali estratte dal thè nero, dal melograno e dallo zafferano.
“Tutto il nostro lavoro – dice Ezio Lauricella – avviene in una linea di continuità con l’abilità manuale esistente in Italia, in controtendenza rispetto alle note multinazionali che hanno fatto la scelta di delocalizzare le produzioni e attività aziendali in Paesi in via di sviluppo: un fenomeno che si intreccia e confligge con i principi del rispetto di una moda etica, perdendo quella capacità di trasmettere agli occhi del consumatore la visibilità del tracciato di un prodotto, quindi, la certificazione di alcuni standard qualitativi”.
Altro obiettivo del sicilian brand portato avanti dai due giovani agrigentini è di creare in Sicilia delle congiunzioni con altre culture superando i limiti geografici che caratterizzano alcune aziende del Sud, molto etnocentriche. “La Sicilia è una terra di risorse, ricca di creatività, da cui partono idee innovative che vanno a rappresentare opportunità per i giovani e per il territorio”.
Il manager Lauricella dice: «l’idea di accostare i ritagli in seta vintage della cultura giapponese alla nostra tradizione artigianale nasce da recenti studi portati avanti dai professori Hiromu Taguchi, Toshinori Yoshikawa e dalla loro assistente Tomoko Ozawa dell’Università di Nagasaki». Questi studiosi nel loro libro “Sicily: Ancestral Japan” avanzano una straordinaria ipotesi scientifica secondo la quale le popolazioni protosicule, a causa di una devastante serie di eruzioni del vulcano Etna, associate a scosse telluriche, avrebbero circa 5000 anni fa un lungo peregrinare verso Oriente alla ricerca della riconciliazione con le loro due principali divinità, il dio Sole Nascente e il dio Vulcano.
L’apertura nei confronti del mondo da parte dei due giovani manager ha dato vita all’iniziativa “Cum Laude in the world”, che ha lo scopo di associare le bellezze paesaggistiche e storiche alla bellezza di modelle provenienti da quattro continenti. Dopo aver fatto tappa a Tokyo, Yokohama, San Francisco, Melbourne, Curitiba, lloilo, Creta, Hong Kong, Lisbona, Roma, Milano il brand Made in Sicily ha deciso di rendere omaggio alla propria terra girando le riprese per la collezione estiva 2014 in Sicilia, tra i suggestivi Faraglioni di Scopello (TP).
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