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Inaugurazione dell’area archeologica di Luceria a Ciano d’Enza (RE) il 31 maggio 2014

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Sabato 31 maggio sarà inaugurata l’area archeologica di Luceria a Ciano d’Enza (RE). Il programma prevede alle ore 09,30 l’apertura dei lavori con l’intervento del Sindaco di Canossa Enzo Musi, il Presidente della Fondazione Manodori di Reggio Emilia, e il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.

A seguire si terranno due dibattiti dal titolo: “Antica Nuceria: archeologia in Val di Enza” e “Tutela e valorizzazione a Luceria: nuove prospettive e possibili modelli di promozione culturale in ambito archeologico”.

Dopo la pausa pranzo, alle 16,00 ci sarà l’inaugurazione dell’area archeologica e la visita guidata con la dott.ssa Renata Curina. L’inaugurazione dell’area costituisce un’occasione importante per fare il punto sulle ricerche passate e recenti relazionandole alle ultime scoperte effettuate nel territorio e collocandole in una cornice di più ampio respiro scientifico.

A partire dalle ore 15,00 i legionari della Legio I Italica svolgeranno attività didattiche per tutte le fasce di età presso l’area archeologica di Luceria. Dalle 16,30 si svolgeranno visite guidate ogni trenta minuti per bambini e ragazzi che verranno effettuate dagli archeologi del Gruppo Archeologico VEA.

Luceria costituisce uno degli abitati di maggiore interesse nella provincia di Reggio Emilia, rimasto in vita dal II-I secolo a.C. fino a circa il V sec. d.C. Il sito è importante sia per la posizione occupata, corrispondente al punto in cui il fiume Enza raggiunge l’alta pianura, lungo un asse di percorrenza strategico fin dall’età protostorica, sia perché ha restituito informazioni fondamentali soprattutto per quanto riguarda le dinamiche dell’insediamento antico in questo territorio.

Riscoperto in circostanze casuali alla fine del XVIII sec., quando i Farnese recuperarono i primi reperti, l’abitato fu indagato da Don Gaetano Chierici fra il 1860 e il 1866, riportando alla luce tombe tardorepubblicane con corredi “ibridi”, che rivelavano chiare persistenze culturali di ambito ligure. Gli scavi più recenti, condotti tra il 1983 e il 2008 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, in collaborazione con il Comune di Canossa, l’Associazione Amici di Luceria e con il supporto della Fondazione Manodori, hanno invece portato alla luce resti significativi della fase romana, ancora perfettamente leggibili e oggi finalmente resi fruibili per il grande pubblico.

 

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