
In grazia di Dio: un film ecologico e a Kilometro Zero
di Valentina Sciarrabba
“Il nostro ufficio sembra una succursale della Caritas, zeppo di cibo, olio, vino, frutta e verdura”, dichiara Edoardo Winspeare il regista del film a kilometro zero “In grazia di Dio”. Per realizzare il suo ultimo film il regista ha dovuto reinventarsi, come hanno fatto e stanno facendo in tanti a seguito della crisi economica che ha colpito il nostro Paese.
Il film a impatto zero è stato realizzato pagando gli attori, i proprietari delle location e coloro che hanno contribuito alla sua costruzione con il “pacco baratto”. “Soltanto le maestranze e i tecnici sono stati pagati in denaro”, precisa Winespeare. Tutto ciò è stato possibile grazie alle risorse agroalimentari che offre il luogo in cui sono avvenute le riprese, cioè la Puglia. Nello specifico le scene del film sono state riprese a Giuliano di Lecce e nei luoghi limitrofi, nel cuore del Salento.
In grazia di Dio narra la storia di una famiglia di sarti del Sud Italia che chiude la propria bottega a causa della crisi economica. Le quattro protagoniste donne affrontano la situazione grave e inaspettata con coraggio e reinventandosi. Costrette a vendere la loro casa, per pagare i debiti accumulati, si trasferiscono in campagna e per sopravvivere iniziano a barattare i prodotti che la terra gli offre in cambio di medicine, di benzina per la macchina e di altri prodotti.
Il baratto, dunque, non è solo il modo che Winspeare ha usato per ricambiare le prestazioni che gli sono state fornite ma è anche il mezzo che permette alle protagoniste del film di iniziare una nuova fase della loro vita, distrutta apparentemente dalla crisi. Ritornare a vecchi metodi, riscoprirsi e reinventarsi sono tendenze che non troviamo solo in questo film ma anche in molte persone che hanno deciso d’intraprendere nuove strade a seguito del periodo difficile che l’Italia sta attraversando.
In grazia di Dio è anche ecologico perché durante le riprese non sono state usate bottiglie in plastica, il cast si è spostato con le biciclette e ha alloggiato nei luoghi in cui sono state girate le scene, infine, il cibo che rimaneva dai pasti è stato dato agli animali degli allevamenti delle zone vicine.
Un film che merita di essere visto per la storia attuale che racconta e, per l’esempio che rappresenta per la nostra società in cui c’è sempre più bisogno di idee ecosostenibili, innovative e realizzabili.
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