
Icario, tra vino e arte
di Luigi Diego Di Donna
Sui pendii di una delle più belle colline attorno Montepulciano sorge l’azienda Icario: un’interpretazione in chiave artistica della grande tradizione vinicola locale.
La romana famiglia Cecchetti acquistò il nucleo originario dell’azienda nel 1998. Inizialmente questo si componeva di appena 4 Ha. Nel volgere di pochi anni la struttura ha continuato a crescere arrivando oggi a vantare 22 Ha di vigneto. Il nome dell’azienda rivela immediatamente una suggestione per la mitologia classica. Fu Dioniso ad affidare ad Icario, comune mortale, il compito di diffondere la cultura del vino tra gli uomini. La scelta è rappresentativa dell’attenzione della famiglia Cecchetti ai valori artistici: lo stesso simbolo dell’azienda è stato ispirato dal ritrovamento a Montepulciano di una formella di manifattura etrusca raffigurante ancora una volta un personaggio della mitologia classica, un cavallo alato con la coda di tritone, Pegaso.
Icario rappresenta il connubio tra i principi di funzionalità, innovazione, minimizzazione dell’impatto ambientale e forte immagine architettonica. Ogni cosa è stata progettata affinché si inserisse armonicamente nel paesaggio: forme, materiali e posizione degli elementi si fondono con l’ambiente circostante senza turbarne gli equilibri estetici. Ad idearne il progetto è stato lo studio Valle di Roma, mentre l’architetto Guido Ciompi si è occupato degli spazi interni, riuscendo a fondere la passione per il vino e quella per l’arte.
La ricerca di una sinergia tra modernità e tradizione si traduce nell’accostamento di spazi destinati all’attività di produzione e ambienti adibiti ad attività culturali aperte al pubblico. I proprietari hanno immaginato una struttura nella quale il buon vino e l’arte potessero non solo convivere, ma intrecciarsi dando vita ad eventi quali mostre, presentazioni dei vini, conferenze stampa, presentazioni di libri, degustazioni e corsi per sommelier. Ogni anno la mostra d’arte viene aggiornata proponendo nuovi artisti e spaziando dalla scultura, alla pittura, alla fotografia. L’area adibita a questo tipo di eventi è detta “Icario Arte” ed è separata dalla cantina sottostante da una pavimentazione in vetro. Questa soluzione tecnologica permette una visuale sulle enormi botti di legno di rovere, creando uno scenario suggestivo.
L’azienda offre anche la possibilità di organizzare percorsi al suo interno durante i quali, oltre a degustare i prodotti, si viene accompagnati alla scoperta dell’intero processo di vinificazione, dalla raccolta dell’uva fino all’affinamento in bottiglia, in un itinerario vinicolo le cui tappe ne scandiscono la sequenza spazio-temporale.
Lo stabile consiste in un elemento unitario scomposto in quattro volumi. Ognuno di questi ospita una fase differente del processo di produzione. La semplicità lapidea della geometria del complesso vuole essere una reinterpretazione della tipologia della costruzione rurale toscana. L’attenzione all’inserimento armonico della struttura nell’ambiente circostante è riscontrabile nell’utilizzo dei materiali, la cui scelta si ispira ai colori caldi della terra, alla luce ed alla trasparenza dell’aria. Soprattutto vetro (per lasciar filtrare la luce esterna e permettere una visione d’insieme anche dagli ambienti interni) e ferro cortain (ferro ossidato ed arrugginito artificialmente che richiama i colori bruni e rossastri della terra), quasi a perseguire una fusione sinergica tra interno ed esterno, tra uomo e natura. La cantina Icario è la realizzazione di un’esperienza in grado di unire i piaceri del palato e quelli della mente.
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