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Gela: adesso anche gli animali nascono con malformazioni

 

Astropecten jonstoni a 4 punte

Astropecten jonstoni a 4 punteAstropecten jonstoni a 5 punteAstropecten jonstoni a 5 punte

 

 

di Valentina Sciarrabba

 

 

A Gela, in provincia di Caltanissetta, non si ammalano più soltanto le persone ma anche gli animali.

È stata scoperta di recente dal Dott. Alessandro Tandurella, medico dell’ospedale Vittorio Emanuele con la passione per l’attività subacquea, una stella marina a quattro punte.

Nel corso dei secoli non si era mai vista una stella marina a quattro punte. Anche il Dott. Tandurella si è stupito e ha pensato d’inviare una fotografia della stella marina recuperata nei fondali del mare di Gela al Prof. Alfonso Matarrese, uno studioso di biologia marina presso il Dipartimento di Biologia dell’Università Aldo Moro di Bari. Il professor Matarrese ha subito capito che si trattava di una Astropecten jonstoni con una malformazione genetica.

Solitamente l’Astropecten jonstoni ha le placche marginali dorsali con un aculeo molto corto o assente. Le placche marginali ventrali hanno un aculeo esterno abbastanza corto e piatto. Gli aculei delle placche marginali ventrali sono disposti con molta regolarità, tenuti di norma paralleli fra loro e piuttosto rigidi. Essi hanno la base di colore arancione scuro e la punta bianco-giallastro andando a disegnare una sorta di contorno arancione alla base della stella. La forma complessiva è molto peculiare con un disco più grande rispetto alle altre specie e braccia piuttosto corte, triangolari e molto appuntite che ne accentuano la classica forma di stella. Il colore del lato aborale è in genere abbastanza chiaro con sfumature varie che possono essere tendenti al beige, al verdastro-turchese o al grigio-bruno. Insomma, questa specie ha dei tratti distintivi facilmente riconoscibili. Risulta evidente che in quel campione trovato dal Dott. Tandurella c’è un evidente mutamento genetico. Secondo il professor Matarrese qualcosa non è stato riportato correttamente nel codice genetico, provocato da un agente patogeno che ha cancellato una punta.

Questa vicenda ci ricorda ancora una volta l’inquinamento che affligge non solo l’aria, la terra ma anche il mare di Gela. Il male nero che minaccia la popolazione, l’ambiente e le acque gelesi.

 

 

 

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