
E’ l’ultima istantanea di AQUA ITALIA (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad ANIMA – Confindustria) tratta dalla ricerca CRA Nielsen 2014 che ha quotato la propensione al consumo di acqua del rubinetto, trattata e non all’80,3%.
Di questi, il 61,1% degli intervistati dichiara di bere l’acqua del rubinetto sempre o quasi (erano poco meno del 50% nel 2012) mentre il 24,4% la beve occasionalmente e solo il 14% la beve raramente o mai. I principali motivi per cui preferiscono l’acqua a km zero sono: la bontà dell’acqua (31%) seguita dalla comodità (26,8%) e dal minor costo (22,5%) rispetto alla cugina in bottiglia.
In particolare poi, il 34,2% degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell’acqua nella propria abitazione, anche questo dato in crescita rispetto al 2012. La tipologia più gettonata è la caraffa filtrante, scelta dal 22% degli intervistati seguita dagli apparecchi con filtro per l’eliminazione del cloro o altre sostanze che conquistano il 5,9% delle preferenze e dagli apparecchi per/con sistemi di refrigerazione o gasatura che si attestano al 6,6%. Nel dettaglio, il 19,7% di chi possiede un sistema di affinaggio dell’acqua ha sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica.
Infine, si è indagato sul fenomeno dei Chioschi dell’Acqua che oggi erogano in moltissimi comuni, a seconda della tipologia, acqua refrigerata, gasata o filtrata; il 45% degli intervistati risiede in un comune che fornisce questo servizio, il 18% dei restanti lo utilizzerebbe nel caso il comune lo mettesse a disposizione dei cittadini. e solo il 4,8% non è interessato.
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