
La pioggia nel cinema. Quando il maltempo fa scena

di Davide Ansovini.
Nella vita reale quando “il cielo piange” è sempre piuttosto irritante (a meno che non siate degli agricoltori in tempo di siccità), per non parlare delle bombe d’acqua che devastano le nostre città sempre più spesso. É innegabile però che quando la pioggia scende sullo schermo, grande o piccolo che sia, ci piace molto, ricoprendo un ruolo fondamentale, quasi da protagonista, nell’accentuare qualsiasi scena si stia svolgendo.
Che sia una lotta all’ultimo sangue, un inseguimento spaventoso tra un killer e la sua vittima o un addio straziante la pioggia amplifica tutte le sensazioni, specialmente il romanticismo, che sale a livelli da carie ai denti, durante un dolcissimo bacio.
A volte il clima non aiuta le riprese di un film; molti addetti ai lavori si lamentano nelle interviste di quando inizia a piovere durante una scena all’esterno che dovrebbe essere in un momento di pieno sole o di quando dovrebbe diluviare e invece non c’è una nuvola in cielo (ma a questo possono rimediare con i grandi mezzi hollywoodiani tipo impianti idraulici al soffitto che innaffiano a comando i set). In ogni caso sanno bene quanta adrenalina possono causare con un “po’ d’acqua” in più. La prima comparsa del t-rex non avrebbe avuto lo stesso impatto visivo senza quella maledetta pioggia tropicale nel primo indimenticabile Jurassic Park!
La nostra generazione, a cavallo tra il nuovo e il vecchio secolo, probabilmente ha ancora ben presente il bacio capovolto tra Peter Parker e la sua tanto amata Mary Jane durante il primo Spider–Man del 2002. Scena memorabile della cultura pop tanto da essere stata ripresa in diverse parodie, una su tutte quella a dir poco esilarante dei Simpson.
Di battaglie epiche sotto una cupa pioggia poi è pieno il cinema fantasy, dal Signore degli Anelli alle più recenti di Game of Thrones, anche se in quest’ultimo caso siamo in tv. E a proposito di tv non mancano anche qui le scene sotto l’acqua: combattimenti, baci (e non solo) appassionati, morti dei nostri personaggi preferiti che esalano l’ultimo respiro tra le braccia del loro amato le cui lacrime, per rubare l’immagine alla letteratura, si mescolano alla pioggia che cade imperturbabile. Sembra quasi non un caso allora che dopo nove stagioni di agonia il tanto atteso primo incontro tra Ted e la futura “Madre” dei suoi figli, nella comedy di successo How I Met Your Mother, sia avvenuta in una stazione ferroviaria (altro grande must dello schermo) sotto la pioggia, unendoli sotto quel tanto citato ombrello giallo.
Insomma la pioggia, dai tempi di Singing in the Rain ai cinecomics di oggi è stata e sempre sarà un forte amplificatore emozionale. E magari la prossima volta che vi ritroverete senza ombrello sotto un improvviso acquazzone prima di imprecare potreste immaginarvi come in un bel film, pronti per chissà quale momento indimenticabile.
Davide Ansovini
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