
Infrastrutture idriche: servono 22 mila miliardi per fronteggiare la crisi idrica globale

di Luca Mautone.
Serviranno 22 mila miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture idriche a livello mondiale per i prossimi 20 anni. Questo secondo alcune stime riportate da Forbes. Le motivazioni risiedono nel fatto che la domanda è in crescita due volte più veloce della popolazione mondiale, secondo i dati raccolti dalle Nazioni Unite.
LA CRISI IDRICA GLOBALE – Secondo gli esperti, “gli investitori stanno iniziando ad avere una visione più aperta che tiene conto anche della sostenibilità, stimolata anche dalla crisi idrica globale“. Già nel 2012, il rapporto “The Global Water Crysis” sottolineava come la questione fosse tutt’altro che da sottovalutare. “La crisi idrica potrebbe avere drammatiche ripercussioni per la pace, la stabilità politica e lo sviluppo economico di un numero sempre crescente di paesi, in particolare nell’Africa subsahariana e negli altri paesi già colpiti dal problema, superando le frontiere nazionali fino a coinvolgere paesi oggi politicamente stabili” – è quanto si legge nel documento. “L’impatto politico futuro della carenza idrica potrebbe essere devastante”, aveva aggiunto Jean Chrétien, ex premier canadese e co-presidente dello IAC, presentando il rapporto
UNA VISIONE SOSTENIBILE –
“L’acqua è alla base della questione della sostenibilità – ha spiegato Matt Alsted, manager di Calvert –
Gli investitori solo adesso stanno iniziando ad avere una visione più aperta che accanto ai valori economici associa anche quello della sostenibilità. Per questo si stanno sviluppando sempre più opportunità di investimento tese a innovare e promuovere proposte di servizio. Attualmente il fondo ha in gestione 285 milioni di dollari che coprono investimenti su tutto il ciclo di vita dell’acqua tra cui raccolta, trattamento, consegna e servizi igienico-sanitari”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.