
Monitoraggio, prevenzione, superamento emergenza: (ri)scopriamo la Protezione Civile

di Darika Fuochi.
Strada del Taglio per i parmigiani è ormai diventata sinonimo di Protezione Civile, specialmente dopo la recente alluvione che ha colpito la nostra città. E’ questa la strada infatti dov’è situato il Centro di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile, un grande complesso di edifici che ospita gli uffici e gli spazi della Protezione Civile, dei volontari, della Polizia Municipale più i grandi garage contenenti i mezzi della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile.
Secondo la legge che la istituisce, la Protezione Civile ha il compito di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e altri eventi calamitosi” (legge n. 225 del 1992).
“La Protezione Civile è trasversale, è caratterizzata da un forte lavoro di squadra. E’ un sistema, una rete che intreccia tante professionalità diverse.”
Con la collaborazione dell’ingegnere Daniele Fratta, il geometra Fabio Paterlini e il responsabile delle emergenze Claudio Pattini, scopriamo come funziona la Protezione Civile di Parma in contesti non emergenziali, ovvero tutto il lavoro ‘dietro le quinte’ per la prevenzione e la preparazione agli eventi che potrebbero colpire il nostro territorio.
In contesti non emergenziali, l’ufficio di Protezione Civile è gestito da un organico di quattro persone, che vanno ad occuparsi di due dei maggiori compiti previsti dalla legge: la previsione degli eventi e la prevenzione con la pianificazione dell’emergenza. I restanti due compiti, ovvero il soccorso e il superamento dell’emergenza, si attuano, logicamente, in caso di evento.
Previsione e preparazione. Lo studio del territorio è svolto dall’ufficio di Protezione Civile in collaborazione con enti esterni come AIPO e ARPA, e occorre monitorare il rischio sismico, idraulico, industriale (cioè quelle aziende del territorio a legislazione speciale che trattano sostanze che potrebbero essere dannose per l’ambiente), gli eventi meteorologici, il rischio neve, il rischio blackout.
In altri comitati di Protezione Civile esistono i nuclei anti-incendi boschivi, assenti nel Comune di Parma poiché non sono presenti boschi che potrebbero essere a rischio.
Compito dell’ufficio è anche quello di redigere il Piano di Emergenza Comunale, obbligatorio per legge (e consultabile dai cittadini) dove è possibile trovare:
– analisi della morfologia del territorio ad ogni livello; dall’analisi idrografica, viabilistica, della popolazione (distribuzione e densità), trasporti, strade principali, percorsi protetti da adibire ai mezzi di soccorso in base alle varie casistiche di eventi che potrebbero verificarsi.
– descrizione dei rischi: quali sono per il territorio, la loro storicità, cosa comportano.
Una grande sessione di cartografia, sempre in aggiornamento, chiaramente leggibile anche da terzi o esterni al territorio di Parma. Esistono diverse mappe in base agli elementi interessati.
– Per il Comune di Parma sono poi predisposti 5 campi di accoglienza, alcuni dei quali già attrezzati per luce, acqua e gas, già mappati e organizzati in modo tale da allestire in tempi brevissimi il campo di accoglienza con le tendopoli, la mensa, i servizi igienici e i PMA. (Posto Medico Avanzato, una sorta di pronto soccorso da campo, ndr).
Le mappe dei campi sono fornite dal Dipartimento, e sono organizzate fornendo 250 posti letto per ogni campo. Sta poi all’accortezza del Capo-campo effettuare piccoli accorgimenti per la vivibilità migliore degli utenti del campo stesso.
Un’importante parte in aggiornamento del Piano Comunale riguarda il funzionamento della macchina comunale in caso di emergenza: ovvero chi è tenuto a fare cosa. Per il Comune di Parma sono attive 10 funzioni, e nel piano si trova scritto di cosa si devono occupare in ambito emergenziale e in ambito ordinario. Le funzioni riguardano tutti gli aspetti del servizio: tecnico-scientifica e pianificazione, saniraria e veterniaria, volontariato istituzionale, materiali e mezzi, servizi essenziali (attività scolastica), censimento danno persone e cose, strutture operative locali, telecomunicazioni, assistenza alla popolazione, mass media e informazione. Le funzioni delegate ai dirigenti del Comune devono tenere contatti con l’esterno oltre che con l’interno, dialogando fra loro e con gli altri agenti coinvolti sul territorio.
Progetti attivi. Le attività di pc sul territorio in tempo di ‘pace’, ovvero in situazioni ordinarie e non in contesti emergenziali sono molteplici. Oltre quelle già elencate, è possibile vedere impegnati gli uomini della pc in diversi ambiti: dalla organizzazione di corsi di cucina da campo e per celiaci conforme alle norme igieniche HACCP alla gestione istituzionale dell’emergenza mare nostrum, mantenendo i rapporti con prefettura, forze dell’ordine e monitoraggio della sicurezza della struttura che ha ospitato diversi profughi nella sala accoglienza al piano interrato di strada del Taglio. Da metà 2003 è inoltre attivo un progetto per il monitoraggio della rete scolante secondaria (fossi e canali) del Comune e dintorni: in base alle segnalazioni dei cittadini si va sul posto e si valuta la situazione. Quindi viene inviato un report al Comune che provvede a sollecitare i responsabili di quel canale a porre rimedio alla situazione (molto spesso rimuovendo l’occlusione del canale o effettuandone la pulizia.)
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