
100 milioni dalla Regione Emilia- Romagna per la messa in sicurezza del territorio
Il territorio dell’Emilia-Romagna è piuttosto fragile: 56.000 chilometri di corsi d’acqua naturali, 3.000 chilometri di argini, 18.000 chilometri di canali di bonifica, 130 chilometri di costa, 29% dei quali in erosione, 37 aree protette, 26 porti ed approdi. 79.000 frane, di cui il 45% attive, con il 21% del territorio collinare e montano interessato e 84.000 edifici su frane, il 9% dei quali su frane attive, 428 aree perimetrate a rischio.
Negli ultimi anni, poi, i danni da dissesto idrogeologico sono stati particolarmente pesanti. Ora la Regione cerca di correre ai ripari stanziando 100 milioni, risultanti dai fondi disponibili e non utilizzati negli anni precedenti.
25 milioni di euro sono destinati alla prevenzione e al rischio idrogeologico, in sintonia con la strategia già avviata per la sicurezza del territorio, destinando le risorse prevalentemente ad interventi di manutenzione e alle opere strutturali individuate dalla pianificazione di bacino. Per Parma prevista la ricostruzione del ponte della navetta.
Oltre 19 milioni di euro vengono destinati alla prevenzione del rischio sismico con interventi su edifici pubblici e scuole: una parte rilevante, 4,8 milioni recuperati dalle economie del Piano sisma 2008, sono destinati a ulteriori 26 interventi di miglioramento antisismico nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena.
59 milioni di euro sono previsti per interventi in risposta alle emergenze maltempo. Fra questi sono disponibili 11 milioni dal Fondo di solidarietà europeo per l’emergenza maltempo di ottobre-novembre 2014 che ha colpito le province centro-occidentali e i comuni rivieraschi del Po.
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