
Salsomaggiore tra natura e innovazione
di Veronica Fumarola L’estate, si sa, è tempo di partenze. Ognuno immagina di ritrovarsi su una spiaggia, a prendere il sole, a godersi quel mare così tanto desiderato durante le giornate passate in ufficio. Pochi, però, sanno che, oltre alle classiche località marine, esistono luoghi in cui quella pace e quel relax agognati durante l’inverno possono essere trovati con più facilità. È il caso del podere Mirandola a Cangelasio, tra le colline di Salsomaggiore, dove ci si ritrova immersi nella natura, nella quiete assoluta, lontani da traffico e da clacson impazziti: poche abitazioni, piccole villette, balle di fieno, cavalli e tanto verde è quanto si può ammirare in uno scenario meraviglioso come questo.
Ed è proprio qui che Mauro Sarina e Marisandra Lizzi hanno deciso, quindici anni fa, di porre le loro radici per dar vita alla loro famiglia, ma anche alla loro Mirandola Comunicazione che vede tra i suoi clienti colossi mondiali come Amazon. Un’invenzione nata per sfruttare al meglio le potenzialità del web e facilitare la comunicazione.
Il segreto del successo, molte volte, risiede proprio nella location, nel luogo nel quale si sceglie di lavorare; per questo i due, qualche anno fa, hanno deciso di non cogliere l’opportunità di trasferirsi nella Silicon Valley a San Francisco: mai avrebbero abbandonato le colline salsesi, il luogo nel quale avevano dato vita alla loro attività, rinunciando a serenità e tranquillità indispensabili per svolgere al meglio il proprio lavoro.
Ed è qui, nel podere Mirandola, che, quest’anno, decidono di trascorrere le loro vacanze; qui lavoreranno con il loro team, anche durante il mese di agosto, per ripartire a settembre più carichi e con grosse novità: una, tra le più importanti, la nascita della sede Svizzera, a Lugano, che si aggiungerà a quella salsese e a quella milanese, sita in Copernico.
Un binomio vincente, quello tra location “magiche” e team affiatato che permette di raggiungere grandi risultati e, col tempo, di evolversi e affermarsi sempre più nel campo della comunicazione. È questa l’Italia in cui si deve credere, l’Italia dalla quale bisogna ripartire: quella fatta di uomini capaci di valorizzare i paesaggi e di credere in un progetto al punto tale da investire tutte le risorse a disposizioni, economiche e, soprattutto, mentali!
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