
Palermo “green” vince Bandiera Verde Agricoltura 2015

di Marta Occhipinti.
Coltivare le tradizioni davanti al progresso? Una sfida. Investire sul territorio, innovandone qualità e competenze? Un impegno doveroso. È quanto cerca di fare, tra intermittenze e lunghi tempi burocratici, il territorio di Palermo, oggi quanto mai rivoluzionato da progetti che, mirando al rinnovamento cittadino, ne tentano lo sviluppo ambientale e sociale.
Dal bike sharing per una mobilità sostenibile, ai Piani Triennali in itinere per la riqualificazione di aree verdi, passando per progetti di volontari a sostegno dell’ambiente, vedi il recente “1000 alberi per Palermo” (iniziativa che mira a recuperare e costruire aree verdi per la città tramite il coinvolgimento diretto di contribuenti): la città “tutto-porto” si proietta verso un futuro sempre più “pro-green”.
E a crescere sono anche i riconoscimenti. Fresco di consegna in Campidoglio, lo scorso 11 novembre, è il premio “Bandiera Verde Agricoltura 2015”, consegnato all’Associazione produttori Parco della Favorita di Palermo dalla Confederazione italiana agricoltori (C.I.A.).
L’associazione palermitana, che opera secondo un accordo fatto con il settore Verde per attività di recupero e manutenzione a titolo volontario dell’agricoltura presente all’interno del Parco, è tra i sessantotto campioni dell’agricoltura sostenibile, dell’innovazione, dell’originalità, dell’ingegno, della tradizione, dell’anti-spreco e della qualità. Circa 400 ettari di macchia mediterranea, con querce, corbezzoli, lentisco, alberi da frutto, fichi d’india e soprattutto agrumeti: un polmone verde coltivato a pochi passi dalla città, che dà nuova luce alla Real riserva borbonica.
“Questo premio ha un’importante valenza simbolica per la nostra associazione- dichiara Viviana Lo Monaco, responsabile comunicazione A.P.S. Produttori Parco della Favorita- e va soprattutto ai nostri volontari, che dopo poco più di tre mesi di lavoro sul campo hanno creduto a un ambizioso progetto agricolo, ma ancor prima sociale e culturale”.
La cittadinanza attiva diventa, infatti, sempre più dominante nell’avvio si simili progetti, in un continuo dialogo tra vecchi saperi e nuove generazioni : “Ripartiamo dall’agricoltura, dalle origini e dalla nostra terra, per dare senso e valore al presente e volgere lo sguardo al futuro: questo il nostro messaggio- continua la Lo Monaco. Tra i nostri volontari ci sono vecchi agricoltori e affidatari, depositari di una tradizione agricola pura, i quali sono stati fondamentali per il recupero di antiche saie di irrigazione. Mani e menti esperte hanno però dialogato con i giovanissimi che si stanno formando sulle vecchie generazioni. Questo è molto importante oggi”.
Ma l’associazione, che vanta una struttura organizzativa organica e competente, non si ferma qui. In cantina ci sarebbero progetti che mirano alla rivalutazione cittadina e turistica del Real Parco della Favorita: “Partendo dalla valorizzazione dell’area verde, i nostri obiettivi si spingono verso la promozione della cittadinanza attiva, con la creazione di percorsi ciclabili e aree transitabili. Tuttavia, senza risorse non possiamo imbastire un intero progetto sulle nostre spalle, occorre un contributo sempre più presente dell’amministrazione comunale. Siamo i primi a credere che bisogna mettere a sistema un’attività sostenibile per il territorio e invitiamo le autorità competenti a prendersene carico. E su questo siamo fiduciosi”.
Impegno, innovazione e sinergia col territorio, tutti titoli che nobilitano e premiano. I risultati, poi, come si sa in agricoltura, chiedono impegno e dedizione, ma il prodotto sarà il frutto di un lavoro cooperativo tra uomo, territorio e sue tradizioni.
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