
Signa Maris. Per la valorizzazione dei porti del sud Italia

Come il poeta Byron. Chi ha avuto la possibilità di attraversare le coste italiane ha vissuto, sia inconsapevolmente, perché travolto dalle emozioni che il mare suscita, sia consapevolmente proprio perché conscio e pieno dell’esperienza sensoriale che il mare evoca, un viaggio davvero indimenticabile.
I piccoli porti italiani, soprattutto quelli del Sud Italia, sono tanti e, spesso, con il passare degli anni hanno perso il loro valore attrattivo, assumendo un ruolo marginale insieme ai suoi attori nel grande panorama turistico italiano.
Il progetto Signa Maris, promosso dall’Organismo intermedio del P.O.I.n attrattori, culturali, naturali e turismo del MICBAT, in partnership con il Dipartimento Affari Regionali e Sport della Presidenza del Consiglio e Invitalia nasce proprio con lo scopo di promuovere la qualità del territorio del Sud Italia, attraverso la creazione di ben oltre 400 itinerari che partono non da terra ma da 38 porti della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. È promossa, così, la nautica da diporto come elemento strategico per lo sviluppo del nostro turismo.
Dal Porto di Marina di Stabia si possono facilmente visitare Pompei, le città vesuviane ed il parco del Vesuvio, la Penisola Sorrentina e l’area marina protetta di Punta Campanella oppure camminare attraverso il percorso del gregge, da Gragnano ai Monti Lattari.
Se i mari della Sicilia e della Puglia già da molti anni sono mete ambite e sognate da tutti, da chi è turista di massa, chi è viaggiatore, chi è subacqueo, chi è alla ricerca del perduto folklore, la Calabria è stata spesso bistrattata o dimenticata, se non considerata ultima spiaggia.
Con il progetto Signa Maris, dal porto di Tropea si può raggiungere il Parco Marino regionale Capocozzo – Costa degli Dei, Serra San Bruno: Certosa e Boschi oppure si può visitare Vibo Valentia: Il Museo Archeologico Nazionale <<Vito Capialbi>>, Parco Archeologico Urbano, Complesso Monumentale di Santa Chiara, Castello. La Calabria riacquista attraverso questi percorsi la sua identità originale e le imprese locali ottengono più lavoro.
“L’auspicio è quello di creare una nuova opportunità per le regioni del Sud di proporre il patrimonio naturalistico e culturale di cui dispongono, promuovendone l’accessibilità a partire dal mare[…] un modello che porta nuove opportunità di sviluppo per tutti gli operatori economici facilitando il rilancio delle economie locali tramite la valorizzazione delle eccellenze del patrimonio artistico e naturalistico”. (www.signamaris.it)
L’attività promozionale e di comunicazione è volta ad intercettare la domanda turistica, soprattutto straniera coinvolgendo l’imprenditorialità di ciascun territorio coinvolto nel progetto.
Calabria, Campania, Puglia e Sicilia sono territori a naturale vocazione turistica. L’orografia, la ricchezza ed unicità di approdi e spiagge, golfi e insenature sono elementi portanti uniti al territorio ed alle sue eccellenze che possono richiamare milioni di visitatori.
Obiettivo non secondario è anche distinguerci dai nostri concorrenti nel Mar Mediterraneo; Croazia e Turchia e riprendere lo scettro principale polo attrattivo.
Per farlo, concretamente, Signa Maris sfrutta il web; attraverso un suo sito internet specifico: www.signamaris.it, app mobili e social network, principali veicoli d’informazione.
Tramite essi si potranno consultare specifiche informazioni su ogni territorio, le porte di accesso da dove partono gli itinerari sono, in primis, i porti delle regioni del Sud Italia, ma anche gli aeroporti regionali.
In aggiunta si stanno definendo per la stagione turistica in corso eventi folkloristici, religiosi e culturali che solo l’Italia e nessun altro paese al mondo può offrire.
Da questo importante progetto ne beneficeranno non solo la portualità turistica, diventando così tappa iniziale di un percorso conoscitivo del territorio completo, ma anche le imprese locali che dovranno lavorare sinergicamente tra di loro.
Turismo marittimo ma non solo; culturale, enogastronomico e dell’artigianato.
L’Italia del Gran Tour è sempre esistita come i tantissimi poeti e scrittori stranieri che si sono innamorati delle nostre coste e hanno scelto l’Italia come tappa finale del loro lungo peregrinare in cerca d’ispirazione.
Per molti anni, il nostro paese è rimasto chiuso dentro un immaginario antico, scelto come luogo di svago solo dopo un’infinita lista di mete esotiche perché dato per scontato, già visto, vissuto, troppo parlato, colmo di luoghi comuni.
Eppure è proprio dall’estero che si evince la sua straordinarietà; stranieri che scrivono libri sulle coste e le bellezze italiane, c’è pure, chi ha creato programmi televisivi proponendo il vecchio “Gran Tour” (I Buongustai dell’Arte, RAI5).
Signa Maris guarda avanti, propone il mare con i suoi porti come punto focale per un turismo intelligente, responsabile e nuovo, proprio perché abbandona l’idea di nautica da diporto in senso stretto e crea prospettive per un nuovo “Gran Tour” tutto made in Sud Italia.
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