
Swale, la foresta galleggiante di New York

di Maria Teresa Angella
Cosa possono avere in comune degli artisti, molte piante e il fiume Hudson? Non lo indovinereste mai: una chiatta. Proprio così, una chiatta riconvertita in “isola verde”. E’ questo l’ambizioso – e molto green – progetto che un gruppo di artisti, designer, ingegneri e botanici sta realizzando nel porto fluviale di New York.
Nata da vecchi container del porto della “Grande Mela” e del New Jersey, Swale è una chiatta di quindici metri per ventiquattro, tornata a nuova vita per merito del sostegno di due enti no profit, New York Foundation for the Arts e A Blade of Grass, e finanziato grazie a una campagna di crowdfunding lanciata su Kickstarter.
La “foresta alimentare”, così orgogliosamente chiamata dai suoi curatori, contiene un vero giardino commestibile composto da alberi e alberelli (betulla, mirtilli…), piante a cespuglio (dente di leone, porro selvatico, genziana…), erbe aromatiche (rosmarino, finocchietto, camomilla, coriandolo…), frutta e verdura (fragole, crescione, asparagi, cavolo…), tuberi e fagioli. I suoi prodotti però non hanno il solo scopo di essere ammirati, ma bensì regalati: fino a 300 persone al giorno potranno infatti portarsi a casa gratuitamente alimenti freschi e coltivati biologicamente.
Swale sarà dotato di un ingegnoso sistema si irrigazione che farà in gran parte affidamento sull’acqua piovana, ma sarà anche utilizzata l’acqua del fiume. Per questo scopo l’acqua dell’Hudson dovrà però essere desalinizzata e purificata dai contaminanti chimici e biologici: il sistema di pulizia sarà affidato a serbatoi contenuti a bordo e si utilizzeranno piante palustri per la desalinizzazione. Attraverso una lenta transizione da serbatoio a serbatoio, le piante, la sabbia e un filtro speciale fatto di ghiaia, tratterranno la maggior parte del sale e contaminanti. Dopo questo primo passaggio qui l’acqua entrerà in un secondo sistema di filtrazione per gravità a base di sabbia, argilla, argento, e carboni attivi che la purificherà del tutto rendendola utilizzabile per l’irrigazione.
«Swale, a collaborative floating food project, is dedicated to rethinking and challenging New York City’s connection to our environment». La sfida proposta con questa iniziativa è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica su quattro temi: l’acqua come bene comune indispensabile alla vita e troppe volte sprecata; l’eco-sostenibilità come nuova frontiera verso cui le grandi città dovranno convertirsi in un futuro ormai prossimo; la protesta contro l’alto costo dei prodotti agricoli che viene imposto dai grandi produttori e che permette un’alimentazione sana solo a chi gode di un discreto benessere economico; infine la sfida contro il divieto, risalente all’800, di non poter coltivare o raccogliere le colture spontanee nate sul suolo di New York.
A metà tra una scultura e uno strumento di protesta attivista, Swale fornisce cibo sano nell’intento di intersecare arte pubblica e servizio alla comunità; è un gruppo crescente di individui e organizzazioni, il cui scopo è ri-immaginare il cibo come un servizio pubblico, rafforzare l’acqua come un diritto umano, e lavorare insieme per co-creare spazi comuni
«At its heart, Swale is a call to action. It asks us to reconsider our food systems, to confirm our belief in food as a human right, and to pave pathways to create public food in public space».
Una “chiamata all’azione”, ecco cos’è veramente Swale: il suo obiettivo è quello di far ragionare le persone sul loro sistema alimentare, per renderle consapevoli che il cibo è un diritto umano che va salvaguardato, e preparare la via per creare spazi pubblici di condivisione del cibo.
Per un mese, dal 28 giugno al 28 luglio, sarà così possibile ammirare e visitare quest’opera d’arte ecologica, biosostenibile e istruttiva: Brooklyn, Governors Island e il Bronx saranno tre delle sue innumerevoli tappe.
Vi è anche la possibilità di sostenere il progetto tramite donazioni al sito web (www.swaleny.org) e contribuire al mantenimento dell’iniziativa.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.