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Modena: ecco cosa c’è nell’acqua del rubinetto

Modena: ecco cosa c’è nell’acqua del rubinetto

di Martina Stocco

«L’acqua di Modena è buona». È la garanzia di Hera. La multiutility rassicura sulla qualità dell’acqua delle nostre case. L’azienda di via Razzaboni ha creato una nuova app chiamata Acquologo. L’applicazione permette numerose attività tra cui l’autolettura ed eventuali segnalazioni. Ha, inoltre, inaugurato un’altra Casa dell’acqua in città.

A Modena l’acqua del rubinetto è potabile e di buona qualità? Alla domanda hanno risposto Roberto Menozzi e Francesca Romani, rispettivamente responsabile degli impianti di via Emilia Ovest e referente della qualità nella stessa area.

«L’acqua di Modena è una risorsa unica – ha spiegato Romani – non sono presenti antiparassitari e solventi. Ed è igienicamente sicura. Svolgiamo delle analisi giornaliere e l’Ausl fa analisi indipendenti più diradate».

Quale tipo di analisi? «Sull’intero ciclo dell’acqua effettuiamo un controllo giornaliero – ha risposto Menozzi – prelevando un campione di acqua. Inoltre, ogni tre minuti sono compiute analisi macroscopiche online. Infine, l’acqua viene emessa solo dopo averla disinfettata. Devono, infatti, essere rispettati sia parametri chimici sia biologici. I pozzi da cui viene prelevata hanno una profondità di cento metri. Questa caratteristica la rende priva di batteri; tuttavia, una carica batterica può accumularsi nel percorso svolto dall’acqua ed è per questo motivo che svolgiamo una continua disinfezione».

Esistono ancora tubature in amianto? Da Hera rispondono di sì e sono miste a cemento; tuttavia, è la rassicurazione della multiutility, sono poche e non dannose per la salute. Hanno ricordato che l’amianto è pericoloso solo se inalato.

Quali benefici si possono ricavare bevendo l’acqua del rubinetto? «Sicuramente economici – hanno risposto gli intervistati – perché c’è un risparmio notevole. Inoltre, ne beneficia anche l’ambiente perché viene prodotta meno plastica, se bevuta direttamente dal rubinetto di casa e si risparmia pure in termini di trasporto».

Il risparmio si tradurrebbe anche in dati concreti. Mille litri di acqua del rubinetto costano 1,9 euro; prendere la stessa quantità al supermercato implica una spesa di settecento euro.

L’acqua di Modena è molto calcarea? «L’acqua della via Emilia è calcarea – ha precisato il responsabile degli impianti – non è un caratteristica che dipende dal gestore, ma dalla conformazione geologica del terreno. Tuttavia, la durezza, data dalla presenza di calcio e magnesio, non è una caratteristica nociva per la salute».

Eppure, l’aspetto calcareo dell’acqua fa subito pensare a patologie quali i calcoli ai reni. «Non c’è correlazione tra questi due aspetti – ha rimarcato l’esperta di qualità – nel senso che il calcio dell’acqua non genera la formazione di calcoli. Il calcio è utile nell’alimentazione, soprattutto, di anziani e donne. Tuttavia, nel caso in cui ci fosse la patologia ai reni è consigliato bere acqua povera di calcio. La durezza dell’acqua di Modena rientra nei parametri. Occorre che l’acqua abbia valori compresi fra i 15 e i 50 °f (gradi francesi). L’acqua in città ha una durezza di 40 °f».

Un altro elemento da tenere in considerazione è il residuo fisso. «Il sale disciolto nell’acqua di Modena non è presente in quantità così elevate – ha aggiunto l’intervistata – da essere un elemento preoccupante. Ne viene introdotto molto di più salando l’acqua per cuocere la pasta. L’acqua in città è oligominerale».

Dopo il Rifiutologo anche l’Acquologo

La nuova app ideata dal Gruppo Hera dà la possibilità di scoprire lo stato online dell’acqua del proprio Comune. Cosa permette di misurare? L’applicazione mostra le componenti fisico-chimiche dell’acqua in esame.

Ad essere analizzata è la qualità del liquido. Ad esempio sono valutate le concentrazioni di elementi quali cloruro, fluoruro, nitrato e potassio. Il primo elemento è presente a Modena in 130 milligrammi per litro. Il valore più elevato in provincia si registra a Formigine con un livello di 149 mg/l. Il parametro per legge è fissato a 250 mg/l.

Il nitrato, invece, ha un tetto massimo fissato a un quinto del precedente (50 mg/l). In città si registra un valore di 24 mg/l, quindi meno della metà del limite. Ancora una volta, nel Comune gemellato con Saumur c’è il massimo valore provinciale: 45 mg/l.

Oltre a questi dati sulle componenti chimiche si trovano caratteristiche fisiche quali la conduttività e la durezza. Il valore massimo consigliato dalla normativa per la seconda è di 50 gradi francesi (°f). L’unico Comune modenese a superare la soglia è Formigine, in cui si rileva un valore di 52 °f.

Ai piedi della Ghirlandina il valore, invece, è di 41 °f. I dati riportati si riferiscono al secondo semestre dello scorso anno e sono reperibili nella carta dei servizi sulla qualità dell’acqua Hera. L’applicazione fa un passo in più e permette di misurare i valori dell’acqua di casa. Un ulteriore indicatore disponibile con l’Acquologo è il risparmio economico generato. È calcolato nella funzione “Quanto risparmi”: basta inserire i litri di acqua bevuti in una settimana e selezionare come confronto la marca solitamente acquistata.

Il programma permette, inoltre, l’autolettura del contatore idrico. In via sperimentale a Bologna è possibile segnalare, sempre con la stessa, eventuali perdite di acqua: basta una foto da inviare col proprio smartphone. Vengono, inoltre, notificate con l’Acquologo possibili interruzioni nelle reti idriche sui Comuni serviti. È attivo anche un servizio di assistenza online. È disponibile sempre sull’app e si chiama “L’esperto risponde”.

È attivo per i sistemi operativi iOS, Android e Windows Phone. I dati sono aggiornati con le informazioni presenti sul sito web del Gruppo Hera.

Una risorsa importante: le casette dell’acqua

Oltre quattro milioni di litri di acqua. Sono i “prelievi” effettuati dai modenesi secondo dati Hera. Le cifre si riferiscono alle Case dell’acqua sul territorio. L’ultima è stata inaugurata a Modena Est. Si trova presso il parco Berlinguer ed è stata salutata con grande entusiasmo dai residenti. Il primo zampillo si è visto nel 2012 nel parco della Repubblica. Era febbraio. A novembre dello stesso anno c’è stato il taglio del nastro nel parco XXII Aprile. L’anno successivo è arrivata quella in via Newton. In via Scudari è attiva dal maggio 2014.

Quest’acqua ha un costo? Per il consumatore l’unico costo è nella variante gassata. La spesa è di cinque centesimi al litro. C’è anche un risparmio in termini ambientali. I dati Hera, aggiornati al 30 aprile 2016, evidenziano 2,5 milioni di bottiglie in meno. Una quantità che equivale a 3.355 cassonetti. In questo modo l’aria ha quasi cinquecento tonnellate di anidride carbonica in meno. La misura è effettuata calcolando la mancata circolazione di 180 camion e il risparmio di 42mila litri di carburante. Oltre 52mila analisi fatte da Hera ogni anno evidenziano che l’acqua rispetta i canoni di legge nel 99.97% dei casi.

PHOTO BY User avatarJamie Street

 

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