
Snow farming: come ti riciclo la neve

Di Agnese Ferrara
La nuova tendenza vuole che la neve possa essere riciclata. Non ci credete? Eppure qualcuno lo ha già sperimentato e sembra che funzioni.
Al di là dei gusti personali, spesso la neve viene vista come una calamità naturale, una causa di disagi e catastrofi. Proviamo a vederla sotto una diversa ottica! Se cercassimo di renderla una risorsa? La neve, infatti, può essere conservata ed utilizzata in seguito, specie se ne abbiamo tanta a disposizione.
Per ora solo alcune località sciistiche, come Val Martello e Livigno, hanno attuato questa procedura, evitando così di accendere i cannoni che sparano neve artificiale, usando della segatura per isolare la neve dall’aria e dei teli geotessili, che riflettono i raggi solari, per proteggere il manto nevoso dalle temperature estive. L’idea, che viene dalla fredda Finlandia, è di conservare la neve per l’inverno successivo in modo da averne a disposizione nel caso la stagione seguente non fosse particolarmente abbondante.
Un’idea simile è stata portata avanti anche da due studiosi canadesi, dell’Università della British Columbia, in uno studio pubblicato sulla rivista Clean Technologies and Environmental Policy.
In Giappone, nell’isola di Hokkaido, ed in Svezia la neve viene già utilizzata per attivare gli impianti dell’aria condizionata, con l’aiuto di una tecnologia simile a quella del riscaldamento geotermico, con le condutture che vanno ad attingere ai depositi di neve. Certamente ciò è possibile a prezzi contenuti solo in posti in cui, appunto, la temperatura si mantiene piuttosto “fresca” anche durante i mesi estivi e ci sono abbondanti nevicate. Altrimenti i costi per mantenere la neve a determinate temperature non sarebbero proprio modesti.
Del resto quest’idea viene da molto lontano. Esattamente dai Romani che usavano la neve per rinfrescare le bevande, per abbassare la temperature delle vasche nelle terme, ecc. Quest’usanza venne portata avanti fino al XIX secolo: veniva addirittura usata come merce di scambio e conservata in neviere e ghiacciaie. In Sicilia, alle pendici dell’Etna, prima dell’avvento del frigorifero, c’era il mestiere del nivarolo, di cui si hanno testimonianze sin dal Medioevo, il quale raccoglieva e vendeva appunto la neve, protetta da foglie di faggio e ginepro per utilizzarla anche, naturalmente, per la squisita granita siciliana.
Justin Mankin, dell’Università di Stanford, ha pubblicato, il 12 novembre 2015, un articolo “The potential for snow to supply human water demand in the present and future” sulla rivista internazionale Environmental Research Letters. In quest’articolo, dall’analisi di decine di bacini idrografici densamente popolati (un miliardo e mezzo di persone), ma in condizioni critiche, quali quello dell’Indo e del Gange, emerge che in futuro, unitamente a diminuzioni locali delle piogge e a minori riserve di acqua congelata, potrebbe determinarsi un deficit idrico tale da non poter più soddisfare la domanda di acqua per la popolazione e per le attività correlate quali ad esempio l’agricoltura. Quest’ordine di cose potrebbe colpire anche bacini più piccoli quali quelli presenti sull’Appenino Centro-Meridionale, zona in cui risiede oltre un milione di persone. Mankind ed i suoi coautori hanno anche scoperto che sono 97 i bacini su 421 esaminati a dipendere dallo scioglimento della neve.
In un’altro articolo, del febbraio 2012, l’AGIA (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) e la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) dell’Emilia Romagna, proponevano di stoccare la neve in invasi o bacini per utilizzarla, nei periodi di siccità, liberando le vie urbane dagli accumuli che gravavano sul bilancio comunale a causa delle operazioni di sgombero, ed evitando così lo sperpero di acqua dolce che si sarebbe perduta nei fiumi o per evaporazione, data la sua natura ghiacciata e mediante la compattazione.
Fonti:
Mario Fracasso, Neve e neviere, ghiacciaie e ghiaccio: approvvigionamento e distribuzione della neve e del ghiaccio nel salento leccese, in APM – Archeologia postmedievale, n.12, 2008
www.mondoneve.it
www.focus.it
www.nivarata.it
http://iopscience.iop.org
http://www.conipiediperterra.com
Foto in evidenza by Unsplash su Pixabay
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