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Ooho ball, le “bottigliette” d’acqua che si mangiano

Ooho ball, le “bottigliette” d’acqua che si mangiano

di Cecilia Davoli

La Terra grida aiuto. Quotidianamente siamo tempestati da notizie, immagini e video che mostrano le sofferenze di Madre Terra; sofferenze causate esclusivamente dall’uomo, unico essere vivente non indispensabile in natura.

Per fortuna da diverso tempo un sentimento ecologico ed eco-friendly si è gradualmente diffuso: sempre più persone hanno a cuore il destino del nostro pianeta e cercano di attuare comportamenti sostenibili. Per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica è importante, perciò, dare voce alle invenzioni che potrebbero avere un impatto estremamente positivo.

Una delle ultime novità in campo di ecosostenibilità sono le “Ooho balls”.

Nome buffo ma idea geniale: si tratta di palline gonfie d’acqua che potrebbero sostituire le classiche bottigliette in plastica. L’invenzione è opera di tre ingegneri spagnoli (Rodrigo G. Gonzalez, Pierre Paslier e Guillaume Couche). Ispirandosi alla composizione del tuorlo d’uovo, la Ooho balls contengono il liquido all’interno di una doppia membrana gelatinosa, costituita da alghe brune e cloruro di calcio. Questo le rende commestibili e soprattutto 100% biodegradabili. La quantità di acqua contenuta in ogni pallina è pari a 250 ml ; basta schiacciare la pallina fra la lingua e il palato in modo da rompere la membrana e bere il liquido contenuto.

Le Ooho balls, grandi come una pallina da ping pong, sono prodotte immergendo un cubetto di ghiaccio nella soluzione di alghe e cloruro di calcio: intorno al ghiaccio si forma una membrana, e una volta sciolto il ghiaccio, la pallina è pronta. Il primo beneficio immediato di queste innovative balls è sicuramente il risparmio di plastica e, una volta che saranno sul mercato, si spera che le bottigliette, a cui siamo tanto abituati, diminuiranno sensibilmente.

Plastica

Il problema della plastica infatti è grave: tristemente note sono le “isole di plastica” che anno dopo anno si allargano sempre più, alimentate dalla nostra maleducazione. Alcune di queste isole sono grandi come Stati: ad esempio, nel nord del Pacifico ce n’è una grande come la Francia. https://www.corriere.it/ambiente/17_settembre_20/isola-plastica-pacifico-che-potrebbe-diventare-stato-054634ea-9e04-11e7-a6ea-abd1a52d72e1.shtml

 

L’uso costante delle Ooho balls potrebbe spingere i consumatori ad abbandonare definitivamente le inquinanti bottigliette di plastica.

L’idea è del 2014 ma solo nel 2017 le Ooho hanno ottenuto la licenza per essere immesse sul mercato (http://www.green.it/). Al momento le palline d’acqua sono reperibili su prenotazione presso il loro sito (http://www.skippingrockslab.com/) solo in fiere, mostre ed eventi, ma speriamo di vederle in un futuro non troppo lontano nel supermercato sotto casa.

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