
L’arte strizza l’occhio all’ambiente: l’environment art.

di Melissa Marchi
La sensibilità sul tema climatico si è evoluta attraverso vari canali: dalla politica in primo luogo, all’informazione, fino alla formazione di enti specifici in difesa dell’ambiente come organizzazioni e gruppi di volontari. Per adesso in Italia si parla di decrescita felice, autoproduzione, si progettano edifici sostenibili e supermercati plastic-free. In questo senso si può dire perciò che l’Italia, almeno ideologicamente, sia all’avanguardia e pienamente cosciente della problematicità della situazione ambientale attuale.
Un’avanguardia però di cui siamo totalmente all’oscuro è quella del Environment art. Questo movimento artistico, comincia a nascere e si sviluppa a partire dagli anni ’90 e, come tutte i movimenti d’arte concettuali, evidenzia e denuncia le controversie delle società in cui viviamo, creando un messaggio d’impatto e carico di spunti di riflessione.
Questo movimento artistico per adesso, è poco sviluppato nell’Europa del Sud. Prevalentemente vede le origini in alcuni centri di ricerca in Gran Bretagna e Danimarca ma, negli ultimi cinque anni ha avuto delle evoluzioni e dei casi considerevoli anche in Francia e negli USA.
Per esempio in concomitanza con il meeting internazionale sul clima di Parigi COP21 del 2016, si è tenuto un festival artistico a tema ambientale nella stessa capitale francese, chiamato ARTCOP21. Durante il festival un gran numero di artisti è intervenuto per contribuire, attraverso la propria visione artistica, a sostenere l’importanza della tematica ambientale.

A global festival of cultural activity on climate change
September – December 2015
Il cambiamento climatico in particolare è uno dei temi più indagati e con esso il problema dello scioglimento dei ghiacciai.
Un artista in particolare, Olafur Eliasson, con la celebre opera Ice watch, pone l’accento sul tema del riscaldamento globale. La sua installazione artistica infatti era composta da enormi ritagli di ghiaccio traspostati direttamente dalla Groenlandia fino alla piazza del Pantheon di Parigi, dove sono rimasti fino allo scioglimento. Facendo sciogliere a poco a poco questi enormi blocchi di ghiaccio in una delle piazze più famose della capitale, Eliasson ha voluto trasmettere concretamente il sentimento e la percezione dello scioglimento dei ghiacciai, creando un grande dibattito ma anche una grande suggestione nei confronti del pubblico dell’artista. Inoltre il fatto di aver concepito quest’istallazione come pubblica, aperta ai passanti, ai curiosi o a chi deve percorrere quel tragitto anche solo per recarsi nel proprio ufficio, ha reso l’evento emozionante e insolito raggiungendo la sensibilità anche dei più indifferenti all’arte.
Questo progetto era già stato realizzato a Copenaghen, dal 26 al 29 Ottobre 2014, ma raggiunge la celebrità e quindi l’effetto voluto dall’artista, solo a Parigi, quando già l’attenzione era focalizzata sugli eventi del COP21.
Gli artisti che si stanno impegnando in questa campagna di sensibilizzazione da quel momento in poi sono numerosi e il tema ambientale sta rompendo le righe del dibattito essenzialmente politico. Il legame tra arte- uomo- ambiente risulta essere uno dei più proficui mezzi di comunicazione verso un’audience molto spesso disinteressata e sempre più assuefatta dalla pervasività dei canali classici di comunicazione.
La celebre “Art for art’s sake” almeno in questo ambito, non sembra veritiera. L’arte, più che mai, affronta, sviluppa e riflette sui temi sociali elaborandone una versione in alcuni casi soggettiva, ma sicuramente attrattiva ed efficace per tutti i cittadini.
Come afferma anche Vacca nella rivista Art and Beyond:
“Quel che ci si auspica pertanto, è che tale problematica venga sviluppata e studiata al più presto pure in altri centri di ricerca d’ arte contemporanea; quel che si spera, è che ovviamente tali linee di ricerca, coinvolgano pure l’Italia. L’intento del resto, potrebbe essere dei più nobili: l’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini nei confronti di un problema di grande portata e attualità come quello del cambiamento climatico, la cui comprensione è fondamentale per la stessa vita dell’uomo.”
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