
GRAZZANO VISCONTI: UN AFFASCINANTE E MISTERIOSO BORGO

di Emanuela Strini
“Once upon a time”, si leggeva nelle prime righe delle antiche fiabe.
“C’era una volta…” e c’è ancora, un piccolo borgo fantastico nel comune italiano di Vigolzone, provincia di Piacenza, che abbraccia l’antico castello di Grazzano Visconti.
E’ un luogo neomedievale, realizzato nel 1900 dall’architetto Alfredo Campanini su commissione del Duca Giuseppe Visconti, dove si possono riscoprire i tratti di un medioevo ormai scomparso e che possiamo rivivere facendo una passeggiata fra le sue vie che ospitano negozi di artigianato e oggettistica come spade e armature di cavalieri.
Non tutto quello che puoi ammirare è “fantasia”: la piccola chiesa di Sant’Anna e il Castello, risalenti al XIV secolo, sono antichi quanto affascinanti.
Il maestoso Castello venne costruito nel 1395 da Giovanni Anguissola per viverci con la moglie Beatrice, mentre la chiesetta di Sant’Anna fungeva da cappella privata della famiglia risalente al 1600.
Piante esotiche, statue e fontane caratterizzano il misterioso giardino che circonda il castello e che puoi conoscere grazie alle manifestazioni a pagamento: una volta all’anno
Grazzano ospita “il Festival dei gufi”, durante il quale si possono ammirare le specie più belle di questi meravigliosi rapaci notturni, e “Il Festival dei gatti” dove si potranno scoprire le più particolari razze di felini dai più svariati colori.

A Grazzano sono moltissimi gli eventi a tema: puoi scorgere Harry Potter intento a sconfiggere Voldermort, personaggi de “Il trono di spade” che sfilano maestosi o cavalieri impegnati a combattere.
Se invece vuoi un po’ di brividi, l’ideale è visitarlo ad Halloween: botteghe con ragnatele e zucche spaventose, duelli e spettacoli per allietare i grandi e i piccoli.
La magia non finisce qui: a Natale puoi bere calde cioccolate o vin brulè dai chioschetti presenti nelle vie del borgo, fare una foto con un simpatico Babbo Natale e comprare dolcetti da mangiare.
L’evento natalizio è quello più atteso dai piacentini che si lasciano trasportare da un’atmosfera calda e accogliente.
Non spaventarti se mentre ammiri il castello, la chiesetta e le mura del borgo avverti una presenza sinistra: è il fantasma di Aloisa. La leggenda narra che si presentò al duca Giuseppe per raccontargli del tradimento del marito che la portò a suicidarsi per gelosia e pare che faccia dispetti agli ospiti che soggiornano nel borgo, a meno che non le si doni qualcosa, come a volerle restituire quello che il suo amore le ha privato.
Il borghetto non è disabitato: ci vivono un centinaio di persone che di notte forse faranno i conti con lugubri misteri e presenze soprannaturali che affascinano i visitatori.
Grazzano Visconti non è un suggestivo luogo neomedievale apprezzato solo a livello locale: molti sono i turisti da diverse parti d’Italia e del mondo che vogliono riscoprire i segreti delle sue stradine e della storia che lo caratterizza.
Quando mi dirigo sulla strada statale 654 verso il borgo di Grazzano Visconti, ritorno un po’ bambina: quei giardini, quei negozietti, quel profumo di avventura che si diffonde tanto da avere l’illusione di sentirlo anche da dove abito io in città, lo rende un luogo magico e sempiterno da visitare almeno una volta nella vita, come se ci fosse ogni volta qualcosa da scoprire.
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