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I mozziconi: trappole mortali per la flora e la fauna

I mozziconi: trappole mortali per la flora e la fauna

di Gloria Cusin

“Tieni il tuo mozzicone in macchina – la terra non è il tuo portacenere.” (Anonimo)

“Fumare fa male”, alla salute delle persone. Ma malissimo all’ambiente, alla flora e alla fauna. Quando parliamo di inquinamento puntiamo immediatamente il dito contro la plastica, nemico numero uno dei nostri oceani e mari, ma sono i mozziconi di sigaretta a fare più danno, a inquinare maggiormente il nostro pianeta. 

Secondo il sito Cigarette Butt Pollution Project ogni anno vengono fumate 5,6 miliardi di sigarette e, circa 5 miliardi dei loro filtri, vengono gettati ovunque e sono dispersi nell’ambiente. Questi non creano problemi solamente per la nostra flora, ma sono gli animali a subirne le conseguenze peggiori. Pensiamo, ad esempio, ai piccoli volatili oppure agli animali marini, i quali scambiano i filtri per il proprio cibo e che finiscono così per provocare la loro morte. La scorsa estate diventò virale una foto scattata in Florida da Karen Mason, fotografa e volontaria del National Audubon Society, ad un uccello marino che nutre un pulcino con i resti di una sigaretta.

La fotografa furiosa dell’accaduto ha affermato: “Anche se non ti importa della fauna selvatica, dovresti essere preoccupato per i tuoi bambini che li raccolgono”. I mozziconi hanno tempistiche molto lunghe di degradazione (dai 5 ai 12 anni) e, per questo motivo è importante gettarli dove devono essere gettati e non lasciare che rovinino ancor di più la vita e la natura. I numeri ci dicono che, ogni anno, vengono ritrovati nelle spiagge italiane circa 6 milioni di bastoncini di gelato e cannucce di plastica, circa 12,4

milioni di cicche, superati solamente dai 15,5 milioni i tappi. Questo problema, però, non appartiene solo al nostro territorio. Se ci spostiamo oltreoceano, nelle coste americane, l’International Coastal Cleanup Project ha monitorato che i mozziconi sono il principale rifiuto presente. Nelle spiagge di Barcellona, invece, si cerca di ridurre questo terribile dato con una proposta ecologica insolita. Il bar- ristorante Tibu-Ron Castelldefels si propone di offrire una birra a chi gli porta un bicchiere colmo di mozziconi raccolti sulla spiaggia.

Anche in Italia sono state mosse belle iniziative come, ad esempio, quella nel comune di Sanremo, nella riviera ligure di Ponente. Giovani ragazzi si sono uniti in un gruppo, i deplasticati, sono scesi nelle spiagge e nelle strade della città, muniti di sacchetti e guanti per pulirla dalle cicche di sigarette altrui. Oppure, il progetto Focus, promosso dell’Università di Pisa, il quale propone la trasformazione di questi rifiuti in risorse, specificatamente in substrato inerte, la sostanza in cui si semina e, di conseguenza, dove crescono le piante.

A livello nazionale, in occasione della giornata mondiale della pulizia del mondo, il #WorldCleanUpDay2020, ha preso il via #cambiagesto, una campagna di sensibilizzazione promossa da Philip Morris Italia contro lo spargimento dei mozziconi nell’ambiente. Si tratta di una campagna di responsabilizzazione che, con l’aiuto di associazioni locali ed Istituzioni, ha già coinvolto un gran numero di cittadini, oltre 50.000, di diverse città e continuerà il suo tour nei prossimi giorni in altre località italiane. Il responsabile comunicazione e sostenibilità di Philip Morris Italia, Michele Samoggia Zerbetto, sottolinea “Come tutti i problemi complessi, prevenire l’inquinamento da mozziconi richiede azioni integrate che coinvolgano il più ampio numero di soggetti possibile. Le istituzioni, le aziende, la società civile: tutti hanno un ruolo nel contribuire a risolvere questo problema. Per questo siamo orgogliosi che la campagna Cambiagesto più che una campagna di Philip Morris, sia una piattaforma di dialogo e collaborazione tra i diversi attori della società. E’ uno strumento che mettiamo a disposizione di chiunque la voglia fare propria. E ci rendono orgogliosi le tante mail che riceviamo da singoli cittadini. E’ uno strumento che mettiamo a disposizione di chiunque la voglia fare propria. E ci rendono orgogliosi le tante mail che riceviamo da singoli cittadini, associazioni e amministrazioni locali che ci scrivono per aderire”.

Grazie a questi interventi il pianeta potrà salvarsi. Indubbiamente la strada è ancora lunga e necessita di maggiore consapevolezza da parte dei fumatori e, soprattutto, da tutti gli esseri umani. Nel frattempo, Edoardo e Valentina, due ragazzi di vent’anni, hanno deciso di vivere in modo sostenibile, spostandosi da una città all’altra per ripulire boschi, spiagge e campagne e hanno dato vita ad una serie di esperimenti sociali per risvegliare la coscienza ecologica degli italiani.

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