
LE MURA VENETE DI BERGAMO PATRIMONIO DELL’UNESCO

di Giorgio Campisi
Le mure venete rappresentano il fiore all’occhiello della città di Bergamo, le troviamo in quella che è considerata da tutti “città alta”. Le mura si estendono per circa 6 km, con un’altezza che in alcuni punti può raggiugere i 50 metri.
Il termine “Venete” è dovuto al periodo di costruzione di queste mura, ovvero quando Bergamo nel XVI secolo era a tutti gli effetti territorio della Repubblica di Venezia. L’accesso alla città alta passa inevitabilmente dalle 4 porte monumentali; l’ingresso più suggestivo è quello a sud: “Porta San Giacomo”. A nord invece si sale da “Porta San Lorenzo”, qui passò Garibaldi quando nel 1859 annesse Bergamo al Regno di Sardegna, denominata tuttavia “Porta Garibaldi”. Completano il quadro degli accesi “Porta San Agostino” e “Porta San Alessandro”. Città Bassa e Città Alta sono collegate anche da una funicolare che parte da Viale Vittorio Emanuele, ai piedi delle Mura, e arriva all’inizio della “corsarola”, l’antica arteria che taglia Bergamo Alta fino a Colle Aperto (il punto più alto). Nelle giornate ventose, dalla sommità delle mura venete di Bergamo, la vista può spaziare fino alle vette delle Alpi Orobie e a Milano.

Sotto ai nostri piedi, si stende la “città bassa”. Davanti a questo panorama si capisce chiaramente perché lo scrittore francese Stendhal ha definito Bergamo “il luogo più bello della terra”.
Il 9 luglio 2017 le mura venete insieme ad altre sei fortificazioni che in Italia hanno coinvolto Peschiera, Palmanova, oltre che Sebenico e Zara in Croazia e Catarro in Montenegro, sono diventate Patrimonio dell’Unesco; riconosciute come 53esimo patrimonio italiano e 11esimo in Lombardia. Con questa qualificazione, Bergamo sancisce a livello mondiale il suo enorme valore artistico e storico.
Nel 2019 la città ha fatto registrare più di 2,5 milioni di visitatori, grande l’affluenza dai paesi esteri, la Germania si aggiudica il primo posto con il 12% delle presenza totali, seguita a ruota da Polonia e Spagna. Si conferma ancora dal 2014 il trend crescente dei flussi turistici nel territorio bergamasco.
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