
UNA LINGUETTA È PER SEMPRE

di Margherita Simonte
Se negli anni ’50 Carola Channing cantava “Diamonds are a girl’s best friend”, la tendenza degli anni venti del secondo millennio è l’alluminio.
A totale sostegno del riciclo, alcune aziende hanno creato una linea di gioielli e accessori derivante totalmente da alluminio riciclato.
L’alluminio è un materiale che si presta ad una grande varietà di utilizzi, dai trasporti all’elettronica, dallo scatolame all’edilizia, riciclabile all’infinito grazie alla sua versatilità, leggerezza e lavorabilità.
Per il suo riciclo serve il 95% dell’energia in meno rispetto alla sua produzione, per questo molte aziende hanno colto l’occasione per creare la loro linea green da questo materiale che facilmente si presta al ruolo. https://www.cial.it/riciclo-alluminio/
L’italia è al terzo posto al mondo per quantità di alluminio riciclato.
Vestopazzo srl stima un utilizzo di circa 100 tonnellate di alluminio riciclato l’anno per le sue produzioni di collane, bracciali, orecchini, sciarpe gioiello.
L’azienda DalaLeo srl, ispirandosi al lavoro di una donna presso un mercato brasiliano, invece, produce accessori utilizzando le linguette delle lattine in associazione con tessuti riciclati, spaziando dai bracciali alle borse.
OGM Plant, brand anch’esso made in Italy, propone gioielli in alluminio riciclato con ciondoli iconici, come teste di leone, chiavi, rappresentazioni di esplosione.
Anche nell’alta moda l’alluminio riciclato trova spazio nelle linee di borse e accessori di Carmina Campus, un brand di moda sostenibile creata dalla figlia più giovane di Fendi, Ilaria. “Come designer sento la responsabilità dei cicli di vita degli oggetti che creo”. Infatti, da questa idea ha aperto un negozio dedicato alla vendita di oggetti totalmente realizzati in materiale riciclato, Re(f)use.
La creatività è un viaggio che in questo millennio ha assunto le tonalità del green.
Aziende che da materiali di scarto hanno saputo creare accessori di bellezza, forse ispirandosi al celebre brano di De Andrè, “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, perché si può creare bellezza anche laddove gli altri creano rifiuti.